CATANZARO. Al Magna Grecia Film Festival è stato rivolto un omaggio all’attrice Monica Scattini, scomparsa nello scorso mese di febbraio. La terza serata nell’arena Monicelli è iniziata con la proiezione del corto “Love Sharing”, l’ultimo lavoro diretto e interpretato dalla compianta attrice. A renderle omaggio è stato, in primis, Alessandro Haber, che ha voluto condividere con il pubblico alcuni ricordi della lunga amicizia con Monica Scattini. “È stata una donna unica e speciale – ha detto Haber – che ha ricevuto dalla vita molto meno di quello che avrebbe meritato. Aveva sempre grande attenzione verso gli altri, una vera amica del cuore che sono sicuro avrebbe ancora avuto tante cose da dire e fare”. Anche Alessio Boni è salito sul palco per ricordare la figura della Scattini. “Di lei ricordo la grande positività – ha detto – e la simpatia che colpivano nell’immediato senza nemmeno avere bisogno di conoscerla personalmente”. Infine, anche Massimo Ghini, che ha mosso i suoi primi passi come aspirante attore proprio insieme alla Scattini, ha preso la parola per esprimere la vicinanza personale e di tutti gli amici ad una “compagna di lavoro e di vita straordinaria, capace di trasmettere una grande gioia di vita”. Lo stesso Ghini ha ricevuto dalle mani della madrina del festival, Chiara Baschetti, la colonna d’oro per la promozione del cinema italiano nel mondo. Infine, tutta l’arena ha tributato un grande applauso alla mamma della compianta attrice, Dianella, che in collegamento telefonico ha ringraziato il festival e il suo ideatore Gianvito Casadonte per la volontà di istituire, per il prossimo anno, un premio intitolato a Monica Scattini. La serata è proseguita con la proiezione del secondo film in concorso, “La foresta di ghiaccio”, alla presenza del regista Claudio Noce e dell’attrice Ksenia Rappoport i quali hanno ringraziato Catanzaro “per la splendida accoglienza” e sottolineato “l’importanza di una manifestazione che valorizza i giovani autori del cinema, offrendo al pubblico l’opportunità di riscoprire le loro opere”.