Si sono aperti giovedì 29 giugno i lavori della due giorni dell’Assemblea generale per la Commissione Intermediterranea, che vede la Calabria ospitare 40 rappresentanti regionali da 8 paesi (Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna). L’Italia partecipa con Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto. Per oggi è previsto l’intervento dei ministri Tajani e Musumeci, del presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. L’evento, è scritto in una nota, “pone la Calabria al centro di un’area strategica che rappresenta circa il 10% del Pil mondiale, il 20% del traffico marittimo mondiale ed il 30% di quello petrolifero, oltre ad esercitare il 27% dei servizi di linea container”. Nel suo saluto di apertura, la vicepresidente della regione Calabria Giusi Princi “ha sottolineato il ruolo che la regione intende svolgere nei prossimi anni per lo sviluppo del Mediterraneo allargato, che con i suoi 550 milioni di abitanti rappresenterà uno spazio di opportunità per affrontare alcune delle grandi sfide comuni a tutta l’area: digitale, sostenibilità, competenze e capitale umano, facendo leva su politiche di collaborazione economica, sociale e culturale”. In tale contesto, Princi ha sottolineato come la Calabria “intenda svolgere un ruolo centrale all’interno della macroarea sia di indirizzo che di progettualità a vantaggio di tutti i paesi del Mediterraneo Allargato”. Il primo panel ha riguardato “Trasporti e Politiche Marittime Integrate”, nel quale si è discusso di tematiche quali la pesca, la legge sulla tutela della natura, il ripristino delle lagune, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione integrata delle zone costiere. Nel pomeriggio i lavori sono stati incentrati sullo stato di avanzamento e sulle prospettive della Strategia regionale mediterranea e su opportunità e sinergie dei programmi di cooperazione territoriale con la partecipazione di Maurizio Nicolai, direttore generale dipartimento Programmazione unitaria della regione Calabria. Uno degli elementi distintivi della giornata di apertura è stata la partecipazione di una delegazione di giovani provenienti dalle regioni del Mediterraneo che hanno discusso di economia del mare e proposto soluzioni concrete su come questa possa avere un impatto sui territori di riferimento e sulle politiche occupazionali giovanili, ad esempio attraverso l’ecoturismo e la valorizzazione del patrimonio culturale. Un contributo, è scritto nella nota, “tanto più significativo in una regione in cui quasi 1 giovane su 3, nella fascia d’età 15-29 anni, è ancora escluso da percorsi di istruzione, formazione e lavoro. La regione, è scritto ancora nella nota, “ospita l’Assemblea forte delle proprie specificità ed eccellenze: è la quarta regione più giovane del paese (45,7 anni contro i 46,4 della media italiana), è seconda in Italia nel campo dell’imprenditoria giovanile, (6,6% contro la media del 5,6%), seconda nel Sud Italia e quinta in tutto il paese per quota di consumi energetici coperti da energia e fonti rinnovabili (40,4%). Con 800 km di coste (quarto posto in Italia), prosegue la nota, “la Calabria si posiziona nella top ten delle regioni italiane per incidenza di valore aggiunto, occupati e imprese nell’Economia del Mare sul totale regionale. Il porto di Gioia Tauro è il primo porto italiano di Transhipment, il sesto nel Mediterraneo e l’ottavo in Europa e può diventare un laboratorio di sperimentazioni sostenibili. Oggi circa il 40% della merce sbarcata in Italia e proveniente dai paesi extra Ue passa per Gioia Tauro. Tra le eccellenze calabresi anche l’area marina protetta di Isola Capo Rizzuto che è la più vasta d’Italia”.