“Così come siamo stati duri e franchi negli ultimi dieci anni nell’esprimere forti critiche alle gestioni della Sacal che si sono succedute, allo stesso modo oggi prendiamo atto con soddisfazione, dopo la nomina di Marco Franchini quale amministratore unico della Società di gestione degli scali calabresi, che il clima è profondamente cambiato e si è avviata una positiva interlocuzione e un confronto leale e proficuo”. E’ quanto affermano, in una nota congiunta, le segreterie di Cgil Calabria e Filt. “Un esempio di questo nuovo clima -è detto nella nota- è la sottoscrizione in Sacal, per la prima volta, dell’Accordo di secondo livello, fra organizzazioni sindacali e azienda, approvato dalla maggioranza assoluta dei lavoratori. La Cgil e la Filt, nel corso degli ultimi anni, hanno assunto posizioni chiare, determinate e alla luce del sole senza preoccuparsi delle maggioranze politiche che si determinavano alla Regione. Così abbiamo assunto e mantenuto la proposta di Società unica regionale che ha consentito di salvare gli scali di Crotone e Reggio Calabria dopo il fallimento della Sogas e della Sagas e il licenziamento di centinaia di lavoratori. Per questo la società unica regionale degli scali calabresi, rimane l’unica proposta della Cgil. Siamo stati attenti e vigili quando si è tentato di difendere la Società dagli appetiti di alcuni privati che, quando Nino Spirlì era presidente facente funzioni della Giunta Regionale guidata dal centrodestra, hanno tentato, complice qualche amministrazione locale, di scalare la Società per privatizzare uno dei beni pubblici più preziosi del povero sistema della mobilità calabrese”. “La nostra denuncia, dapprima isolata – riporta ancora la nota di Cgil e Filt – ha consentito di bloccare questa operazione e ha permesso al nuovo presidente della Regione d riacquistare le quote dei privati diventando, anche attraverso Fincalabra, il socio di maggioranza assoluta. Oggi si tratta di potenziare questo percorso rafforzando i tre scali e le loro diverse missioni, investendo ancora di più negli scali di Reggio e Crotone, modernizzando le aerostazioni, facendo una politica di attrazione delle compagnie aeree.