Michele Bellocco, 27 anni, originario di Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, uno dei ‘rampolli’ dell’omonimo clan di ‘ndrangheta, è stato arrestato dalla Gendarmerie Nationale francese nella stazione ferroviaria ‘Perrache’ di Lione. Sulle tracce del latitante, lavoravano i carabinieri della compagnia di Gioia Tauro e dello speciale squadrone eliportato ‘Cacciatori di Calabria’. Nel 2021 Bellocco si era allontanato dalla sua abitazione di Rosarno dov’era agli arresti domiciliari, in attesa di una sentenza definitiva per reati contro la persona e il patrimonio, violazione in materia di armi, rapine a farmacie e supermercati nella Piana di Gioia Tauro e nel Vibonese, calunnia, resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri, con il costante coordinamento della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, diretta da Gerardo Dominijanni, non avevano mai mollato la presa, analizzando le mosse dei famigliari e, in particolare, del milieu lionese, dove vive da decenni una folta comunità calabrese di immigrati. Le autorità giudiziarie italiane e francesi, intanto, hanno avviato le procedure finalizzate all’estradizione del fuggitivo, che al rientro in Italia sarà posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Reggio Calabria per scontare la pena a cui è stato condannato. “L’arresto di Bellocco Michele -si legge in un comunicato stampa del comando provinciale dell’Arma- si inserisce nell’ambito di un ampio progetto fortemente voluto dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, guidata dal Procuratore Generale Gerardo Dominijanni, che ha rafforzato il coordinamento delle attività delle forze di polizia per la ricerca e la cattura dei latitanti destinatari di provvedimenti definitivi che può già vantare, in poco tempo, importanti risultati”.