“Considero positivamente la proposta di trasformare le attuali otto Zone ad economia speciale (Zes) in un’unica macroarea del Sud. E’ interessante l’approccio olistico dell’Europa per fare massa critica. Nelle sfide globali è necessario unire le forze con una visione di sistema, considerando che occorre essere competitivi non tra di noi, ma con parti del mondo economicamente avanzate e tecnologicamente all’avanguardia. Realizzando tutto questo, il Sud ha la fondamentale possibilità di presentarsi compatto, aumentando così la propria attrattività”. Lo ha detto il magnifico rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari, nel corso di un incontro tenutosi a a Reggio Calabria con il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e il consigliere regionale Antonio Billari. “Il parere positivo della commissaria Ue per la concorrenza Margrethe Vestager all’unificazione delle Zes -ha sostenuto Mancuso – è un’ottima notizia per le regioni del Sud e della Calabria. Va dato atto al ministro Fitto e al Governo guidato da Giorgia Meloni, di aver intrapreso una strada positiva nel percorso di riduzione dei gap di cui soffre il Mezzogiorno”. Il rettore Billari, ringraziando il presidente Mancuso per l’ospitalità, si è detto “fortemente emozionato” di ritornare nella sua terra d’origine, la Calabria. Sul sistema universitario ha aggiunto: “è fondamentale che sia coeso e solido, perché le zone di successo nella competizione mondiale hanno delle forti università e delle condizioni economiche privilegiate. Dobbiamo fare sistema, non si può andare verso il particolare”. Il presidente Mancuso, a conclusione della conversazione, ha donato al prof. Billari il volume ‘Terzo Regno’, presentato all’ultima edizione del Salone del libro di Torino. “E’ un libro fotografico -ha sostenuto Mancuso- che si avvale di cinque scritti specialistici su cinque giganti della cultura mondiale: Pitagora, Cassiodoro, Gioacchino da Fiore, Telesio e Campanella. Un volume che invita ad andare oltre gli stereotipi e i pregiudizi sulla Calabria. E a guardare, con l’attenzione dovuta, al suo millenario patrimonio di civiltà e alle innovative proposte culturali dei nostri giorni”.