Trombe d’aria e grandinate disastrose sono diventate il prezzo da pagare per uscire dal caldo torrido dei 45 gradi. L’estate 2023 non fa eccezione a questo ‘contrappasso-meteo’; il gran caldo arrivato sulla penisola con l’anticiclone africano ha riproposto il copione dei fenomeni estremi. Dopo le super-grandinate in Veneto e nel Mantovano, c’è già una nuova allerta meteo emessa dalla Protezione civile. Si attendono temporali, anche di forte intensità, su Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, provincia di Bolzano ed Emilia Romagna. Fenomeni che saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, fulmini, grandinate e forti raffiche di vento. E’ il rovescio della medaglia delle estati tropicali, che ormai hanno preso possesso del Mediterraneo. Temporali di estrema violenza, downburst che squarciano le valli alpine più strette, chicchi di grandine grandi come limoni o palle da tennis. E le regioni contano danni per miliardi di euro, fra campagne rase al suolo – si potrebbero arrivare a stime di centinaia di milioni – tetti di case e aziende distrutti, feriti. Il bilancio peggiore arriva dal Veneto. Mercoledì sera è stata la grandine a flagellare la pianura di Treviso, Padova e Venezia, con chicchi enormi, che hanno rotto tutto ciò che hanno incontrato. Anche persone, purtroppo. Il presidente Luca Zaia ha tracciato un primo bilancio e ha riferito di 110 feriti per il maltempo, oltre che per ferite da schegge di vetro dei lucernai e delle finestre. Se il maltempo ha dato una prima spallata al caldo al Nord, non così è stato nel resto del Paese, dove sono ancora le temperature infuocate -sopra i 40 gradi- a tenere in scacco le popolazioni. Il caldo è in calo, informa il ministero della Salute, ma resta il bollino rosso, anche per oggi, in 19 città: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Viterbo.