“Reso possibile dall’intervento del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, l’incontro fra l’Osservatorio sulla violenza di genere e l’Azienda per l’edilizia residenziale pubblica (Aterp), ha focalizzato le modalità operative per offrire soluzioni alloggiative alle donne vittime di violenza e ai loro figli, prevedendo la loro collocazione e il recupero di una quotidianità lontana dagli abusi”. E’ quanto si legge in una nota. Il commissario dell’Aterp Paolo Petrolo, prosegue la nota, “ha manifestato piena disponibilità riguardo all’individuazione di alloggi temporanei per le donne maltrattate. Gli avvocati Giusy Pino e Lucia Lipari, coordinatrice e componente dell’Osservatorio, hanno segnalato ‘l’importanza dell’applicazione della legge regionale n.20 del 2007 (art. 7) in tema di assistenza alloggiativa garantita'”. E hanno evidenziato “l’urgenza di sostenere le donne che hanno necessità di abbandonare il proprio ambiente familiare e abitativo, in quanto vittime di violenze e abusi sessuali fisici o psicologici. Ragion per cui -hanno affermato- risulta indispensabile la riserva degli alloggi di cui all’articolo 31 della legge regionale 25 novembre 1996, n. 32”. Petrolo ha accolto le istanze dell’Osservatorio, prevedendo “nell’immediatezza una ricognizione ed inventario degli immobili fruibili e ricadenti nella gestione dell’Aterp, al fine di prevedere, per ogni provincia, l’utilizzo dedicato di alcuni immobili e garantire risposte concrete al grido di aiuto di tante donne con figli minori”. Il presidente Filippo Mancuso, che fin dal suo intervento di insediamento in Consiglio ha posto l’accento sull’importanza “di politiche e interventi per supportare le donne che subiscono violenza”, ha condiviso l’ opportunità, proposta dai due avvocati, “di un protocollo d’intesa che possa mettere a sistema un percorso virtuoso tra la Regione, l’Aterp e l’Osservatorio, per scongiurare irreparabili tragedie familiari e dare continuità all’azione a tutela delle donne”. Petrolo ha dato la disponibilità alla sigla del protocollo (che potrebbe essere definito a settembre) in cui ciascuno si farà carico di un pezzo di responsabilità. “Contro il fenomeno della violenza sulle donne -ha concluso Filippo Mancuso- le Istituzioni debbono fornire il loro apporto, sia in termini di responsabilità che di tempestività. Se una donna chiede aiuto oggi, non si può intervenire mesi dopo, quando magari si è consumato un dramma”.