“Conosciamo già la replica del governo: nessun progetto sarà definanziato, i fondi tagliati dal Pnrr saranno compensati con le risorse del Fondo di coesione sociale. Questa è la promessa, la realtà dice tutt’altro per la Calabria: la regione guidata dal presidente forzista Roberto Occhiuto è stata punita con il taglio di 1 miliardo dei fondi del Pnrr. Questo significa che se il Mezzogiorno è la Cenerentola del Pnrr, la Calabria ha subito un trattamento ben peggiore visto che 1 miliardo rappresenta ben il 46% delle risorse. Sono convinto che il presidente Occhiuto farà sentire la sua voce e difenderà il territorio che amministra senza farsi condizionare dalle ragioni dell’alleanza di destra. Gli interessi della Calabria sono certamente superiori alla coesione dell’alleanza di destra. Gli amministratori locali di Azione non resteranno a guardare questo autentico scippo di risorse contro la loro regione, più di altre con i titoli giusti per avere i fondi del Pnrr”. Così in una nota Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione. Intervento critico anche di Giosi Ferrandino, eurodeputato di Azione: “La proposta di revisione complessiva del Pnrr inclusiva del nuovo capitolo RepowerEu esposta dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha dell’assurdo. Difatti tale proposta prevederebbe un taglio dei fondi, circa un miliardo, per la Calabria. Inaccettabile per una regione in difficoltà di sviluppo. Per la Calabria -aggiunge Ferrandino- le penalizzazioni riguardano in particolare la provincia di Reggio Calabria: 333,79 milioni definanziati, seguono Cosenza con -274,87 milioni e Catanzaro con -135,85 milioni. A Vibo quasi 100 i milioni in meno e a Crotone 61. Fondi che per i Comuni calabresi si sarebbero tramutati in progetti di rigenerazione urbana, efficientamento energetico e nella valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Si tratterebbe, inoltre, di un taglio alle scuole, agli impianti sportivi, alle strade, alla forestazione”.