Più volte e in varie occasioni pubbliche, il presidente/commissario Occhiuto ha richiamato
l’importanza del dialogo sociale. Forte di queste dichiarazioni, la CISL Funzione Pubblica
Calabria ha inviato in data odierna al Presidente della Regione Calabria la richiesta di
convocare, con la massima urgenza, in qualità di Commissario ad acta del Piano di rientro
dal debito sanitario della Calabria, il tavolo di confronto regionale, ai sensi dell’art. 7 del
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al Personale del Comparto Sanità per il
triennio 2019/2021 e di fornire, altresì, la puntuale indicazione degli interlocutori
istituzionali delegati a intrattenere le relazioni sindacali con le Categorie che rappresentano
il personale sanitario.
Sono trascorsi ben 10 mesi dal pomeriggio in cui l’A.Ra.N e le Organizzazioni sindacali
rappresentative del Comparto Sanità hanno sottoscritto il citato CCNL. Un Testo innovativo
sotto molteplici punti di vista che ha la finalità di contribuire a risolvere, attraverso la piena
attuazione di tutte le rilevanti innovazioni in esso previste, le tante problematicità che da
decenni inibiscono un’adeguata e appropriata offerta sanitaria.
In particolare, l’art. 7 prevede che a livello regionale venga attivato (entro 90 giorni dall’entrata
in vigore del presente contratto) un tavolo di confronto su materie che rivestono particolare
importanza in linea generale e ancor di più nella Regione Calabria, sottoposta a un Piano di
rientro dal debito sanitario e caratterizzata da notevoli criticità organizzative e operative che
quotidianamente si ripercuotono su tutto il personale sanitario, amministrativo e tecnico.
Criticità che potrebbero essere in parte appianate con l’ausilio di istituti di partecipazione,
quali appunto il confronto regionale, finalizzati a garantire ai Dipendenti in tutte le Aziende
del SSR calabrese trattamenti economici e giuridici equi e uniformi e a creare una qualità di
vita lavorativa atta ad assicurare quel benessere organizzativo tanto auspicato che incide
notevolmente sui livelli essenziali assistenziali da erogare a un’utenza sempre più
disorientata e sfiduciata.
Nella lettera inviata al Presidente/Commissario la Segretaria Generale della CISL Funzione
Pubblica Calabria, Luciana Giordano, ha manifestato la massima disponibilità a proseguire
quel sano e proficuo rapporto costruttivo imbastito con il Dipartimento regionale salute e
con l’istituenda Azienda Calabria Zero che ha consentito la sottoscrizione di fondamentali
accordi sulla stabilizzazione del personale precario e sulla prosecuzione dei rapporti di
lavoro in scadenza.
Funzione Pubblica
Un dialogo che però si è inspiegabilmente arenato negli ultimi 10 mesi e stenta a riprendere
vita, nonostante le continue richieste e sollecitazioni delle Sigle sindacali confederali del
pubblico impiego. Svilendo di fatto gli istituti di partecipazione previsti dal nuovo impianto
contrattuale, finalizzati alla sottoscrizione di Accordi regionali propedeutici alla omogenea
regolamentazione a livello aziendale di materie fondamentali e innovative, quali il nuovo
sistema di classificazione, il nuovo sistema degli incarichi e delle indennità, le prestazioni
aggiuntive, i progetti di riorganizzazione collegati ai fondi del PNRR, la gestione delle
problematiche legate al precariato e la conclusione dei relativi processi di stabilizzazione e
tanto altro ancora.
Al Presidente Occhiuto, che ha tanto voluto, fino a ottenerla, la nomina a Commissario della
sanità calabrese, la CISL Funzione Pubblica Calabria chiede un deciso recupero sul ritardo
accumulato e l’immediata ripresa del confronto regionale a tutela delle Donne e degli
Uomini che operano nel Servizio Sanitario calabrese e a beneficio dell’intera utenza.
La segretaria generale Luciana Giordano