CATANZARO/La Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato l’assoluzione dell’ex presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso nell’ambito dell’inchiesta “Farmabusines” condotta nel novembre del 2020 dalla Dda di Catanzaro. Tallini era già stato assolto in primo grado, con rito abbreviato, con la formula “perché il fatto non sussiste”. Per Tallini la Procura generale aveva chiesto la condanna a 7 anni e 8 mesi. Secondo l’ipotesi accusatori,a Tallini, nella sua qualità di assessore regionale al Personale all’epoca dei fatti contestati, avrebbe agevolato la cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri nei suoi interessi nel settore della distribuzione dei farmaci in cambio di appoggio elettorale nelle elezioni regionali del 2014. “Ho appreso con gioia la notizia dell’assoluzione, da parte della Corte d’appello di Catanzaro, dell’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini”. Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto. “Una sentenza -aggiunge- che conferma l’assoluzione già ricevuta in primo grado e che dimostra ancora una volta, in maniera evidente, la totale estraneità di Tallini alle gravi accuse che gli erano state mosse”. Congratulazioni a Tallini anche dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso: “Esprimo le mie sincere congratulazioni all’amico Mimmo Tallini e alla sua famiglia, per la definizione positiva di un iter giudiziario lungo e travagliato, che si chiude con la conferma, da parte della Corte d’Appello, della sentenza di primo grado che lo aveva assolto con la formula più piena. Tutto ciò che ha riguardato la vicenda Tallini, ribadisce -afferma Mancuso- la necessità di non discostarsi mai dal principio costituzionale per cui ogni persona accusata di un reato è presunta innocente, fino a quando la sua colpevolezza non sia legalmente accertata”.
Tallini: “Ha vinto la giustizia, i pm riflettano sui loro errori”
“La giustizia giusta, quella fatta di magistrati che sono realmente terzi, ha vinto. Non mi sento una vittima, non voglio parlare di persecuzione ma non posso non rilevare che ben 13 magistrati, ai vari livelli di giudizio, hanno sconfessato clamorosamente coloro che hanno sostenuto l’accusa contro di me, fondata sul nulla”. Lo sostiene in una nota Mimmo Tallini, l’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria commentando la conferma in appello della sua assoluzione. “Non cerco rivincite – prosegue – non ho rancore verso chi ha voluto spezzare la mia vicenda politica ma spero solo che i magistrati riflettano sui loro errori, al pari di tutti coloro che svolgono una funzione pubblica nella società. Rimane il rammarico di non aver potuto dare continuità al lavoro politico avviato ad inizio di legislatura a favore dei calabresi, con ben quattro leggi ambientali da me proposte ed approvate dal Consiglio e una legge di integrazione tra i due principali ospedali catanzaresi (Pugliese-Ciaccio e Policlinico Universitario) costruita con grande equilibrio politico e tenendo conto soprattutto delle grandi professionalità che si sono formate attraverso il servizio dell’emergenza-urgenza”. “Un ringraziamento doveroso – conclude Tallini – a due grandi professionisti del foro di Catanzaro, gli avvocati Vincenzo Ioppoli e Carlo Petitto, che hanno creduto sempre nella mia innocenza”.