“La sicurezza è diritto di libertà e la intendiamo come prerogativa di forze ordine ed istituzioni che agiscono quando si rompono i meccanismi legali. Legalità è qualcosa di diverso e quando abbiamo pensato di cambiare il Pon sicurezza a legalità abbiamo pensato ad una affermazione di libertà che partisse dal basso”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervenendo a Crotone alla manifestazione conclusiva del Pon 2014-2021 svoltasi nell’auditorium dell’Istituto Pertini-Santoni. “Abbiamo voluto farla a Crotone – ha aggiunto il ministro – per il valore simbolico della risposta di questa popolazione alla tragedia Cutro. Questo è un luogo dove colgo la tolleranza che è approccio umano che riguarda consapevolezza del problema fondato su millenni di cultura del rispetto degli uomini senza approcci ideologici. Potrei parlare così di tutta la Calabria”. “Lo Stato deve recuperare interesse in questa parte di Italia facendo il suo dovere attraverso sue articolazioni per costruire opportunità che sono il presupposto della legalità”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo, a Crotone, alla manifestazione conclusiva del Pon legalità alla presenza del ministro Matteo Piantedosi. Occhiuto ha espresso “la riconoscenza della Regione al ministro per l’attenzione ai problemi della Calabria. Io governo una regione complicata. Ogni giorno combattiamo contro stereotipi costruiti dalla ‘ndrangheta. La ‘ndrangheta fa schifo, ma non deve diventare alibi per gli incapaci e per chi dice che la Calabria non si può governare. Questa parte della Calabria ha bisogno di più opportunità e paga il prezzo dell’isolamento purtroppo consolidato. Affermare la presenza dello Stato significa affermare la forza contro criminalità, ma anche nella infrastrutturazione”. “Tra i diritti, forse quello più importante e che sicuramente può essere uno dei fondamenti per costruire una società basata sulla legalità è ‘il diritto alla speranza”, ha detto il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, nel suo discorso di benvenuto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, presente alla manifestazione nazionale di chiusura del Pon Legalità nell’auditorium dell’istituto ‘Pertini-Santoni’. Voce, partendo dalle parole di Paolo Borsellino – “la gente fa il tifo per noi” – pronunciate all’indomani della strage di Capaci si è chiesto: “la gente fa ancora il tifo per noi?”. “E se così non è – ha aggiunto – cosa dobbiamo fare affinché la gente faccia il tifo per noi, cioè creda nello Stato, nelle sue istituzioni? Ci sono le leggi, è vero. Ma le leggi richiedono un rapporto fiduciario che deve stabilirsi tra chi le promulga, chi le fa applicare e chi le rispetta. Le leggi stabiliscono diritti e doveri. Le leggi debbono assicurare speranza alle persone”.