“Serve promuovere a tutti i livelli un cambio di mentalità che possa eliminare la radice culturale che genera la violenza di genere. Gli ultimi fatti di cronaca ci hanno profondamente colpito e vorremmo non dover più confrontarci con la brutalità e la spietata violenza di genere. Queste le convinzioni e le esigenze che sottostanno alla proposta di legge del Movimento 5 Stelle sulle ‘Norme per favorire la parità di genere’, che ho depositato ieri”. E’ quanto afferma, in una nota, il capogruppo pentastellato alla Regione Davide Tavernise. “Una proposta che parte dall’assunto -aggiunge Tavernise- che non basta inasprire le pene per eliminare la violenza, così come ampiamente dimostrato dalle associazioni di categoria, bensì agire sul paradigma culturale dominante al fine di spazzare via i tratti misogini propri di una cultura patriarcale. Credo convintamente che la Regione debba fare la sua parte in questo processo, attuando quel cambiamento da più parti auspicato che ancora oggi però non si riesce a mettere in pratica. La proposta che ho depositato non determina oneri a carico del bilancio regionale, in quanto presenta disposizioni a carattere ordinamentale, che promuovono una cultura di parità di genere, attraverso protocolli d’intesa con enti pubblici e privati”. Per il capogruppo M5s alla Regione “molto schematicamente l’odierna proposta di legge si muove seguendo queste direttrici, prevedendo l’adozione di un linguaggio rispettoso (art. 4), misure di promozione all’educazione e alla cultura della parità di genere con il supporto degli altri attori sociali interessati al fenomeno, quali scuole, università, associazioni sportive, al fine di favorire la consapevolezza della parità effettiva in ogni ambito del vivere civile e sociale (art. 5, 6, 7), passando anche attraverso iniziative concrete che contrastino l’immagine stereotipata della donna e tutti quegli atteggiamenti, quali le differenziazioni retributive basate sul genere, che impediscono la piena parità (art. 8 e 9).