“Il 2024 sarà un anno decisivo su molti fronti. L’auspicio è che possa far registrare vere occasioni di sviluppo per la Calabria, capaci di farci compiere un salto verso la modernizzazione istituzionale, l’efficienza e l’efficacia della struttura amministrativa, la crescita economica e la coesione sociale”. Lo afferma Giovan Battista Perciaccante, presidente di Confindustria Cosenza. “Servirà -prosegue- uno sforzo corale assolutamente nuovo e straordinario, una rivoluzione, innanzitutto di natura culturale, che dovrà necessariamente partire dal senso di responsabilità di ciascuno, recuperando dignità ed orgoglio di ruolo per concorrere a rendere il territorio più attrattivo e vivibile”. La riflessione del numero uno degli Industriali sul territorio parte dall’anno trascorso, “un anno difficile e complesso, che ha fatto registrare alti e bassi e risultati poco soddisfacenti su diversi fronti. Qualche segnale positivo c’è stato, come testimonia il Check-Up Mezzogiorno 2023, l’analisi congiunturale sullo stato di salute dell’economia meridionale presentato da Confindustria e dal Centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo-Srm a fine anno, che ha confermato una generale tenuta delle imprese”. La stima dell’Indice sintetico dell’economia meridionale per il 2023, infatti, elaborata tenendo conto delle principali variabili macroeconomiche, risulta in crescita per il terzo anno consecutivo, dopo il crollo registrato nel 2020. Le previsioni sul PIL per il 2024 – sostiene Perciaccante – fanno ipotizzare una crescita per il Mezzogiorno dello 0,6% rispetto al 2023 se si saprà incidere con l’effettiva ‘messa a terra’ delle risorse disponibili, in primis quelle legate al Pnrr. Sul fronte di questo delicatissimo tema, servono misure strutturali e riforme organiche per rendere efficiente la macchina pubblica. In caso contrario, anche le ingenti risorse del Recovery Plan non potranno essere spese nei tempi e nei modi richiesti”. “C’è da sottolineare il fatto – è scritto in una nota – che l’incertezza legata agli aspetti più critici dello scenario economico e geopolitico ha fatto sì che il 2023 si sia caratterizzato per un andamento altalenante del clima di fiducia delle imprese, soprattutto al Mezzogiorno ed in Calabria”. “Alcune misure di sostegno hanno funzionato ma caro materiali, costo delle bollette energetiche e crescita dell’inflazione hanno ridotto la capacità di spesa dei cittadini e frenato i consumi, costringendo le imprese a rivedere le proprie strategie produttive e distributive. Come organizzazione di categoria -prosegue Perciaccante- non ci siamo mai fermati nell’opera di confronto e condivisione di proposte con gli stakeholder di riferimento sui temi di reale interesse per l’economia e le imprese al fine di non disperdere quanto di positivo realizzato”. Le conclusioni, per il presidente di Confindustria Cosenza, riguardano il 2024 “che possa essere un anno ricco di sfide impegnative, per affrontare le quali ci sarà bisogno di lavorare insieme per rendere efficace ogni iniziativa tesa alla crescita del territorio”.