Per la Giornata internazionale della donna al Quirinale si è tenuta la cerimonia con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Presenti la premier Giorgia Meloni e le più alte cariche dello Stato. “Purtroppo si conferma che le donne, nell’arte come in tanti altri campi, per esprimersi e realizzarsi abbiano dovuto affrontare un supplemento di fatica, un di più di impegno, quasi un onere occulto e inspiegabile sulla loro attività. Come se a loro fossero richiesti obblighi ulteriori e dovessero superare continuamente esami e giudizi più rigorosi -ha detto il capo dello Stato-. Che dovessero sempre dimostrare il valore e la capacità espressiva alla base della loro arte”. “E’ questo un fenomeno purtroppo ben noto, ampiamente studiato, che affonda le radici -ha aggiunto- in pregiudizi e stereotipi sulle donne che tuttora riaffiorano anche nelle società che si ritengono più avanzate. E’ stata la rivoluzione della libertà femminile -‘rivoluzione silenziosa’ secondo la definizione dell’economista insignita del Nobel, Claudia Goldin- che ha avuto le donne come protagoniste e le ha condotte a sancire il diritto pieno alla parità, anche nel campo artistico. La rivoluzione silenziosa deve continuare anche ai nostri giorni. Sono ancora frequenti, inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato”, ha detto Mattarella. Ed ha aggiunto: “senza perdere memoria delle violenze. Si è detto tante volte che occorre una profonda azione culturale per far acquisire a tutti l’autentico senso del rapporto tra donna e uomo: l’arte è un veicolo efficace e trainante di formazione e di trasmissione di valori della vita. Per questo, oggi, rendiamo omaggio ed esprimiamo riconoscenza al protagonismo artistico delle donne”.