“Nella complessa e impegnativa messa a terra della riforma del Servizio idrico calabrese, disposta dall’attuale governo Regionale, si inserisce un punto fermo. Le lavoratrici e i lavoratori che oggi operano per le gestioni esistenti avranno garantito, nel rispetto delle disposizioni del Testo unico dell’ambiente, nonché dall’ultimo cronoprogramma di Arrical e relativo Piano operativo, il passaggio al gestore unico del servizio idrico integrato calabrese, la Sorical Spa”. E’ quanto si legge in una nota congiunta delle segreterie regionali Calabria di Cgil e Filctem, Cisl e Femca e Uil e Uiltec. “E’ questo – prosegue la nota – l’aspetto sul quale le organizzazioni sindacali firmatarie, esprimono maggiore soddisfazione. La firma avvenuta, dopo un lungo e proficuo confronto, il 5 aprile scorso a Catanzaro alla Cittadella regionale tra le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil Calabria con le rispettive categorie di Filctem, Femca e Uiltec, Regione Calabria, Arrical, Sorical e Unindustria Calabria, sullo storico protocollo di tutela del personale operante, appunto, nelle gestioni esistenti, 11 quelle riconosciute dal Protocollo tra Piano d’ambito approvato dalla Aic e dal lavoro condotto dall’attuale Ente di Governo Arrical, infatti, colma un vuoto normativo mai riempito dalle riforme regionali – del 2010 la prima in Calabria – avvenute nel corso degli ultimi 30 anni da quando fu approvata la cosiddetta Legge Galli. Oltre alla tutela dell’occupazione almeno altri due gli aspetti qualificanti di un accordo che, come parte sindacale, intendiamo riconoscere. La tutela, quanto più possibile, delle professionalità che nel corso degli anni si sono formate nei perimetri gestionali di un servizio essenziale, quello idrico appunto, e la connotazione altamente partecipativa del Protocollo”. “Il Piano operativo di subentro da parte del Gestore unico, approvato all’inizio di quest’anno – sostengono i sindacati – determina una riorganizzazione complessiva non solo della gestione integrata dei segmenti che caratterizzano il servizio idrico integrato, dalla grande adduzione alla fatturazione, passando da potabilizzazione, distribuzione, fognatura e depurazione, ma porta con sé quella che potremmo definire una vera e propria riforma anche del modello organizzativo di Sorical rispetto alla condizione attuale. Per questa via, le organizzazioni sindacali hanno fortemente voluto, trovando condivisione dalle parti al tavolo, che, il subentro in ogni singola gestione, presupposto essenziale per il trasferimento delle maestranze, viva di un confronto preventivo tra i firmatari del Protocollo. In tal modo, la complessa fase di subentro da parte di Sorical, attraverso le rappresentanze sindacali, potrà vivere del protagonismo anche delle lavoratrici e dei lavoratori, di cui delle quali si proveranno a tutelare quel know-how e competenze, necessari a garantire la continuità di un servizio pubblico di carattere essenziale qualitativo”.