CATANZARO. L’Università “Magna Graecia” di Catanzaro ha conquistato un riconoscimento importante. I giovani ricercatori dell’area di Elettronica Biomedica dell’Ateneo calabrese, coordinata dal professore Antonino S. Fiorillo, si sono infatti aggiudicati la medaglia di bronzo per la dottoranda Maria Giovanna Bianco che si è classificata terza, dopo Cina e Stati Uniti, alla Summer School “Signal processing and modelling in neuroengineering: enabling technologies for rehabilitation”. L’edizione del 2015 “Ieee-Embs Summer School on Advanced BiomedicalSignal Processing” si è tenuta al prestigioso collegio Borromeo di Pavia. La tematica affrontata riguarda i metodi di “signal processing” per quantificare i biosegnali provenienti dal sistema nervoso e la loro integrazione, con particolare enfasi sulla riabilitazione. Maria Giovanna Bianco è stata l’unica donna ed italiana ad aggiudicarsi un riconoscimento, seguendo i ricercatori di Stati Uniti e Giappone. Il lavoro presentato dalla dottoranda Maria Giovanna Bianco fa parte del filone di ricerca in elettronica biomedica coordinato dal professore Antonino S. Fiorillo dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. È stato dimostrato, con sperimentazione in vivo su animali, che è possibile stimolare la corteccia cerebrale attraverso elettrodi impiantati lungo il percorso uditivo, scavalcando la coclea ed inviando direttamente nel collicolo inferiore e corteccia acustica, segnali ultrasonici prodotti elettronicamente con un biosonar interamente progettato e realizzato nei laboratori dell’Università. “Quest’ultimo premio dell’ingegnere Maria Giovanna Bianco – ha evidenziato il professore Fiorillo – giunge davvero inaspettato se si pensa che la quasi totalità dei partecipanti proveniva da laboratori di fama mondiale, giapponesi, americani, cinesi, australiani, indiani. Continuiamo a credere nella validità della nostra ricerca che spazia dall’ambito dei sensori a quello dei sistemi elettronici per applicazioni biomedicali, quali ad esempio la connessione fra ambiente e corteccia cerebrale al fine di studiare la risposta neurale a stimoli sensoriali”.