CATANZARO, DISFATTA TOTALE A CATANIA
Disfatta Catanzaro al Massimino di Catania dove la formazione giallorossa allenata da Massimo D’Urso alza bandiera bianca troppo presto al cospetto dei forti etnei guidati da Pippo Pancaro ed imbarca quattro reti pesantissime. Netto il divario tra le due rivali, acuito peraltro da alcuni banali errori in fase difensiva dei calabresi. E così i rossazzurri diventano ficcanti e travolgenti, stritolando la fragile resistenza ospite e dilagando già nel primo tempo.
Il Catanzaro ritrova da avversari gli ex Castiglia e Bacchetti ma soprattutto il fantasista Russotto, fino a qualche mese fa trascinatore della squadra giallorossa. D’Urso si affida ad un coperto 5-3-2 per frenare le prevedibili folate degli etnei. Ma la sua missione è in salita già al 10’. Torre del brasiliano Calil per l’ex cosentino Calderini che salta con disinvoltura Ricci e deposita in porta alle spalle di Scuffia.
Dopo il vantaggio siciliano, da segnalare una traversa di Russotto ed un’incornata del difensore calabrese Moi che attraversa lo specchio della porta rossazzurra ma nessuno giunge a correggerla in rete.
Al 25’ Catania ancora spietato. Rimessa laterale di Nunzella per Calil che corre verso Scuffia e lo fredda implacabilmente, 2 a zero. Terza rete rossazzurra complice la difesa calabrese comica in questo caso che confeziona un invitante pacco regalo. Musacci scodella in mezzo, in due saltano a vuoto e Scuffia si fa ingannare dal rimbalzo. Troppa grazia per un Catania molto forte già di suo, 3 a zero al 40’ e vittoria etnea già praticamente archiviata. La ripresa ha poco da dire ma c’è spazio anche per il poker siciliano ad opera del nuovo entrato Falcone al 12’. Nel recupero, infine, l’arbitro Pierotti punisce con un calcio di rigore una serie di colpi proibiti tra Pelagatti e Razzitti. È lo stesso battagliero centravanti, come sempre uno dei più positivi nel grigiore generale, a trasformarlo ed a rendere un pizzico meno pesante il ritorno in Calabria della squadra del Presidente Cosentino, ora mestamente solitaria in fondo alla classifica.
M.S.
COSENZA, PREZIOSO SUCCESSO IN RIMONTA SULLA EX CAPOLISTA
Cosenza bello e battagliero, vittoria in rimonta sulla ex capolista. Amaro viaggio in Calabria per la Casertana dell’ex De Angelis, prima della classe prima della sfida al San Vito. I lupi stendono in rimonta l’avversario dopo un primo tempo molto sofferto in cui i campani conducevano per 1 a zero. Ma gli ospiti nella ripresa sono calati, sorpresi e colpiti dagli alti ritmi imposti dai rossoblu di Giorgio Roselli.
Ben organizzata la Casertana nel primo tempo, gioca bene e tiene palla. Ma è il Cosenza a sfiorare il gol con La Mantia innescato da Raimondi, ma l’attaccante spara addosso a Gragnaniello. Più spietata la Casertana che dopo 3’ si porta avanti. Raimondi perde palla, Tito si invola a sinistra, Capodaglio appoggia a Mangiacasale che in diagonale non perdona, Casertana 1 Cosenza 0. Reazione dei lupi con il colpo di testa pericolosissimo di Statella senza fortuna.
Più frizzante nella ripresa il Cosenza che vuole accelerare, la Casertana rallenta ed annaspa, soffrendo l’aggressività dei padroni di casa. Al 9’ mischia davanti a Gragnaniello che si salva. Spinge forte il Cosenza. Al 19’ La Mantia a volo, Gragnaniello devia di piede. Al 31’ giunge finalmente il giusto pareggio. Corner di Criaco, Tedeschi svetta su tutti e non lascia scampo a Gragnaniello, 1 a 1. Ma il Cosenza non si accontenta, passano 7’ e giunge il gol vittoria. Contropiede dello scatenato Statella, assist per La Mantia che buca Gragnaniello. La Casertana perde partita e primato, il Cosenza si rilancia dopo tre partite tutt’altro che entusiasmanti. E, come sostenuto da Roselli a fine gara, la condizione fisica migliora evidentemente. Di buon auspicio per un futuro in ascesa. La gioia per il successo affievolisce la rabbia per le espulsioni dello stesso Roselli e del Ds Meluso.
M.S.
SERIE D, NUOVO KO PER L’ASD REGGIO CALABRIA
IL RENDE VINCE COL CUORE CONTRO OGNI OSTACOLO
Nuovo, ennesimo ko per l’Asd Reggio Calabria, che sembra non volerne sapere di invertire la rotta, specie in trasferta. Quarta battuta d’arresto lontano dal Granillo e vetta che si allontana sempre più per gli Amaranto. Anche a Rende pagate a caro prezzo le amnesie di una difesa imbarazzante, la pochezza offensiva e la poca cattiveria nei momenti cruciali. E, come sempre, quando le cose si mettono male, la fortuna ti volta le spalle. È avvenuto anche al Lorenzon di Rende con un rigore netto non accordato ed un palo clamoroso di Arena nella ripresa. E così la squadra biancorossa di Brunello Trocini, nonostante assenze pesantissime e l’infortunio al 25’ di un altro over, l’attaccante Zangaro, firma una vittoria importantissima per morale, classifica e prestigio, ossigeno puro in chiave salvezza.
Rende in vantaggio già al quarto d’ora con il nuovo arrivato Papa, ex Vigor Lamezia. Il suo colpo di testa sorprende Ventrella. Assalti infruttuosi per il pareggio quelli amaranto con azioni confuse. Clamoroso al 39’ quando né Lavrendi, né Arena e né Maesano trovano il pertugio giusto ma è netto il fallo di mano di un difensore rendese sul tiro di Maesano. Lo stesso laterale però riesce a segnare 1’ dopo con un tocco vincente sotto misura correggendo il cross di Carrozza, pareggio amaranto. La ripresa si apre ancora nel segno di Papa, già leader di questo Rende. Al 15’ azione funambolica di Goretta, una strana carambola sorprende ancora Ventrella e la difesa, il pallone perviene a Papa che lo scaraventa in porta con rabbia, 2 a 1. Il Reggio di Cozza dà fondo a tutte le energie che ancora ha si getta in avanti, il Rende può solo contenere e ripartire. Ma in contropiede è pericolosissimo. Dall’altra parte amaranto è sempre Arena a lanciare i compagni, dai suoi piedi nasce qualunque cosa. Bramucci e Zampaglione non trovano il guizzo vincente, mentre uno splendido destro di Arena da fuori area non è fortunato e si stampa sul palo, con De Brasi assolutamente immobile. Sul contropiede Ventrella è chiamato a disinnescare il velenoso diagonale di Azzinnaro. Finisce così, torna il sole sul Rende che può brindare e si rilancia mentre continua a piovere ancora sul Reggio Calabria e su Ciccio Cozza, alla quinta sconfitta in sette gare di campionato.
Manuel Soluri