IL PUNTO SULLA LEGA PRO
CATANZARO, OSSIGENO E SEGNALI DI RIPRESA. COSENZA, OSA DI PIÙ
La Casertana si riprende il comando del girone C di Lega Pro. I falchetti hanno steso nel posticipo il Catania di Pancaro grazie alle reti degli ex beneventani Alfageme e Mancosu. Romaniello continua a ribadire di volare basso ma sembrano dichiarazioni di circostanza per evitare di far illudere la piazza e poi deragliare come avvenuto lo scorso anno. Domenica la capolista attesa ad Ischia.
Vola la Sicilia con Messina ed Akragas. I peloritani monetizzano la trasformazione dal dischetto di Dario Barraco al 34’ ed annichiliscono la Fidelis Andria. I biancazzurri di Le Grottaglie invece passano a Pagani grazie a Salandria che centra il bersaglio al quarto d’ora della ripresa.
Vanno in bianco Matera e Benevento mentre il Foggia esagera a Rieti dove rifila 4 schiaffi ai laziali. Risalgono i rossoneri e dopo un inizio difficoltoso e deludente, ora sono a meno tre dalla vetta. E sabato match clou allo Zaccheria dove è attesa l’Andria.
L’avevamo detto subito che Braglia poteva essere l’uomo giusto per il Lecce. La sensazione sembra quella giusta per quanto hanno fatto vedere i salentini al Via del Mare contro l’Ischia. Una vittoria striminzita che poteva essere però più larga. Braglia, con il suo carattere, sembra aver rivitalizzato una squadra che appariva malatuccia e bloccata su se stessa. Domenica ha la possibilità di confermare la crescita sul campo del Melfi.
Poteva osare di più il Cosenza a Castellammare dove affrontava una squadra condizionata da innumerevoli problemi di formazione e forfait per infortuni. Criaco aveva sbloccato il risultato con un tiro perentorio al 28’ ma la difesa si è fatta sorprendere 5’ dopo dall’acuto del bravo Contessa che ha fatto secco Perina. Come ha ammesso Roselli in sala stampa, il Cosenza poteva però sicuramente fare meglio.
Un pò di ossigeno per il Catanzaro che è riuscito ad ottenere la prima vittoria stagionale superando il Martina Franca. La contestazione dei tifosi a squadra e società, presidente Cosentino in primis, sembra essere riuscita nell’intento di svegliare i calciatori in campo. La squadra di D’Urso attesa ora dalla trasferta di Benevento dove vorrà invertire il pronostico sfavorevole.
Classifica cannonieri, sempre al comando Caccavallo della Paganese, ora inseguito da Croce del Monopoli, a segno col Melfi, Iemmello del Foggia, doppietta alla Lupa, e Strambelli dell’Andria.
Manuel Soluri
IL PUNTO SULLA SERIE D
LA VIBONESE SI RIAVVICINA ALLA VETTA, REGGIO CALABRIA AD UN BIVIO
Dopo Aversa, Roccella, Cava e Rende, domenica scorsa l’ennesimo harakiri dell’Asd Reggio Calabria anche al De Simone di Siracusa dove la formazione amaranto di Ciccio Cozza ha rimediato la quinta sconfitta esterna in cinque gare, la sesta complessiva in 9 partite. Media e numeri da retrocessione. Ha dell’incredibile ciò che è accaduto domenica in Sicilia. Calabresi due volte in vantaggio sui titolati padroni di casa ma, incapaci di controllare la gara, vengono rimontati e scavalcati sui titoli di coda.
In vantaggio con Mautone al 19’ gli amaranto subiscono il ritorno aretuseo con il veterano Emanuele Catania, ex del Cosenza, che pareggia i conti al 33’ con un bel destro in diagonale. Alla mezz’ora della ripresa Zampaglione aveva riportato avanti gli uomini di Cozza, approfittando di un buco della retroguardia siciliana e concludendo in porta di punta. Ma questa Asd Reggio Calabria è maestra nel complicarsi la vita. Ed allora a stendere il tappeto rosso al Siracusa ci pensano il portiere Ventrella che imbarca due gol evitabili, uno subito da Longoni con una parabola da distanza impossibile, l’altro nel finale su girata di Crocetti assolutamente controllabile, ed il difensore Brunetti che si è fatto stupidamente espellere. Frittata completa e beffa servita ancora una volta. Tanta rabbia ed amarezza per l’ennesimo viaggio infruttuoso della squadra amaranto, costretta ad un mesto ritorno a casa dopo un folle pomeriggio siculo.
E domenica nuovo bivio allo stadio Granillo per la truppa di Cozza chiamata in appello contro la temibile Vibonese di Di Maria che ha superato al Luigi Razza un buon Agropoli, grazie alle reti di Saraniti ed al 90’ di Garat su calcio di rigore. In mezzo, il calabrese Puntoriere aveva pareggiato per la squadra cilentana di mister Santosuosso, il quale, in sala stampa, esprime la sua rabbia per un risultato assolutamente ingiusto a suo parere. Un 2 a 1, questo, che decreta la quarta affermazione interna dei rossoblù e li ripropone in posizioni di vertice, immediatamente alle spalle delle battistrada Cavese e Frattese. In salita c’è proprio la Frattese di mister Liquidato, squadra che vince molto e non pareggia mai. Al Pasquale Ianniello di Frattamaggiore cade anche la Palmese di mister Salerno quando si era già ai titoli di coda. Campani avanti con Vaccaro al 16’ ma Dascoli pareggia con questa bella girata per i neroverdi seguiti da un nutrito gruppo di tifosi. La doccia fredda giunge nel recupero quando Longo trova la stoccata vincente che gela Nania per il 2 a 1 finale. Poco male comunque, terzo posto mantenuto e domenica i neroverdi tornano in casa per sfidare il Gragnano.
Un Rende dai due volti quello che stiamo vedendo, deciso e convincente al Lorenzon, impreciso e poco sicuro in formato trasferta. La tendenza positiva interna prosegue ed anche la Gelbison deve arrendersi, condannata dalle reti di Fiore all’8’ e di Azzinnaro al 39’ della ripresa. Ma ora c’è bisogno di andare a racimolare qualche punto importante anche fuori casa, domenica sfida al Due Torri sul campo di Piraino. Un Due Torri che domenica ha superato la Vigor Lamezia, nonostante tra i biancoverdi esordissero alcuni over tesserati nella scorsa settimana. La Vigor resta a quota zero ed ora è costretta ad iniziare a muovere la classifica, a cominciare da domenica al Bisceglia di Aversa.
Classifica dei bomber, Emanuele Catania del Siracusa vola ad 8 reti. Subito dietro Piemontese della Palmese e Dorato del Roccella.
Manuel Soluri