Che rabbia per il Crotone che si fa raggiungere a 3’ dallo scadere e non sfrutta a dovere l’occasione di allungare in classifica sul Cagliari. Lascia l’amaro in bocca questo pari alla squadra rossoblu anche se il risultato finale è abbastanza giusto e rispecchia ciò che si è visto martedì sera all’Ezio Scida tra rossoblù e rondinelle. 3-4-3 consolidato per mister Juric mentre dall’altra parte l’ex trapanese Boscaglia risponde con il 4-2-3-1. Squadre troppo timorose e guardinghe nella prima parte, entrambe si dedicano più a non prendere gol che ad offendere. Ma allo scadere dei primi 45 minuti il Brescia si distrae. Il tiro di Torromino non è irresistibile ma Minelli è goffo nel suo intervento, non trattiene la sfera consentendo al giovane di scuola Roma Federico Ricci di appoggiare in porta e di far esplodere lo Scida.
Nella seconda parte di match cambia poco. Formazioni chiuse e poco brillanti, le soluzioni offensive imprevedibili scarseggiano ambo le parti. Il Crotone è avanti di una rete ed attende l’assalto bresciano che non arriva. Allora sono i rossoblù a spingere ed a farsi pericolosi due volte. Prima con la conclusione di Capezzi che colpisce la traversa e poi con il tiro a portiere battuto di Torromino che finisce sul palo la sua corsa. Juric arruola Tounkara, Yao e Balasa, fuori Budimir, Cremonesi e Ricci.
Ma il cambio determinante lo centra mister Boscaglia con l’ingresso in campo dell’attaccante Abate. La mossa funziona e l’ex trapanese salva i lombardi sugli sviluppi di un calcio piazzato, risolvendo una mischia e trovando lo spazio per calciare e superare Cordaz. È la rete che azzera l’imbattibilità della porta crotonese, giunta a 590 minuti e che soprattutto frena la marcia della capolista rossoblù.
Manuel Soluri