CATANZARO. “L’esame della Legge di Stabilità prevede sorprese continue a danno dei lavoratori della Calabria. Un esame attento ha fatto emergere tra le tabelle un taglio di 30 milioni rispetto ai 140 previsti per la forestazione scaricando gli effetti di tale decisione sulla Regione e sui lavoratori”. È quanto scritto in una nota della Cgil della Calabria. “Che cosa c’è di espansivo in questa Legge di Stabilità – prosegue – per il Sud e per la Calabria? Il battage propagandistico sulla ripresa del Sud, partendo dagli ultimi dati dello Svimez che certifica una modesta ripresa dell’occupazione (drogata dagli incentivi: è una modesta crescita dell’0.1%) Ha del ridicolo e della presa in giro! Non considerando gli effetti nulli della ripresa sulla Calabria elenchiamo alcuni regali che questa Finanziaria fa: non sono previsti i 50 milioni per i lavoratori Lsu; il bando che uscirà per i precari della giustizia riguarda in misura minima il bacino calabrese; non sono previste adeguate risorse per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego; si tolgono risorse per la forestazione; non si danno risposte alla crisi del Porto di Gioia Tauro, per il quale domani è previsto lo sciopero Generale; si scaricano i costi delle politiche degli Ammortizzatori Sociali del vasto bacino calabrese, dei lavoratori in mobilità e in Cassa Integrazione in deroga sulle risorse regionali”. “Solo l’impegno del Presidente della Giunta e dell’assessore Roccisano – conclude la Cgil – sta evitando vere e proprie ribellioni cercando di attutire gli effetti della crisi su queste fasce di lavoratori e di famiglie totalmente ai margini della politica del Governo”.