LAMEZIA TERME. Avrebbero gestito lo spaccio di droga nei locali del centro di Lamezia Terme le sei persone arrestate e poste ai domiciliari dagli agenti della polizia stato nel corso dell’operazione ‘Piazza Pulita’. Altre tre persone sono state sottoposte all’obbligo di dimora. Tutti sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono: Vincenzo Strangis, 21 anni; Alex Morelli (21), Antonio Torcasio (18), Davide Cosentino (21), Ivan Di Cello (18), Francesco Cerra (26). I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il procuratore di Lamezia, Domenico Prestinenzi, ed il dirigente del commissariato, Antonio Borelli. Nel corso delle indagini è emerso che i nove avrebbero detenuto, venduto o offerto sostanze stupefacenti a diverse persone che frequentavano i locali del centro storico di Lamezia Terme e, in particolare, quelli di piazza mercato vecchio definita dagli inquirenti “area di catalizzazione delle attività illecite”. Le indagini hanno avuto inizio da luglio scorso da un’altra operazione, “boomerang”, nel corso della quale erano state arrestate dieci persone. Ad incuriosire gli inquirenti sarebbero state alcune intercettazioni telefoniche dalle quali è emerso un giro di spaccio di stupefacenti tra giovanissimi ai quali i nove avrebbero venduto la droga con elevata concentrazione di principio attivo. “Quello dello spaccio della droga e del suo consumo è un fenomeno – ha detto Prestinenzi – su cui le forze dell’ordine stanno vigilando da tempo. Si tratta di un fenomeno che va represso con assoluta intransigenza ed in questo senso è importante la prevenzione per far capire a questi giovani che è ora di smetterla”. A segnalare lo spaccio anche nel cortile di un istituto superiore di Lamezia Terme, i genitori di alcuni studenti che, preoccupati, hanno segnalato gli strani movimenti agli agenti del commissariato di polizia. “Si tratta di operazioni importanti – ha detto Borelli – perché da un lato si parla di droghe leggere pericolosissime e dall’altro chi gestisce lo spaccio è pronto per fare il salto criminale. Inoltre, rappresenta un facile guadagno che in questo caso ha attratto alcuni ragazzi di buona famiglia”.