Non bastano il cuore e la grinta al Cosenza nel posticipo della trentesima giornata di Lega Pro. Una splendida prestazione dei lupi al cospetto della capolista Benevento, non coronata però da un successo accarezzato per più di un’ora di partita.
Gara veloce e frizzante, equilibrata e condita da tante occasioni da rete. Tante emozioni in una sfida by night al San Vito Marulla che ha risposto alla grande agli appelli di squadra e società con 8000 presenze sugli spalti per un confronto di vertice.
Il Benevento si impossessa del centrocampo ma il Cosenza è ordinato e si mostra subito micidiale nelle ripartenze, specialità dei lupi.
Proprio su una di questa al 19′ i lupi vanno vicinissimi al vantaggio. Cavallaro ruba la sfera ed innesca Statella che velocissimo si invola verso la porta di Gori. Assist perfetto per Tedeschi che calcia a botta sicura da dentro l’area ma Mattera è miracoloso e in scivolata devia il pallone in angolo.
Benevento pericoloso con Cisse servito da Mazzeo. Ma al 41′padroni di casa in vantaggio. Fiordilino verticalizza per Arrighini che entra in area di rigore e sull’uscita di Gori serve il pallone al centro per l’accorrente Cavallaro che porta il Cosenza avanti e spaventa il suo ex allenatore Auteri, con il quale non lo lega un ottimo rapporto.
La capolista soffre ma reagisce e conquista molti corner. Roselli cambia Cavallaro con Vutov, cercando di sfruttare i contropiede. I campani vicini alla rete con Cisse al volo spara sull’esterno della rete, poi un grande intervento di piede di Perina su Lopez.
Il Cosenza tiene fino al 73’. Ciciretti finisce in area dopo un contatto con Caccetta. Il signor Mainardi indica generosamente il dischetto tra le forti proteste dei rossoblu. L’ex Mazzeo si presenta sul dischetto e trasforma, spiazzando Perina.
Nel finale i lupi sfiorano il vantaggio prima con Arrigoni su punizione, e poi con una botta di Corsi dai 30 metri, che si perde fuori di pochissimo.
Finisce in pareggio e gli 8000 del San Vito-Marulla tributano ai rossoblù un meritatissimo e lungo applauso.
Manuel Soluri