ROMA. Il Sud ha visto interrompersi la sua caduta, anche dal punto di vista della disoccupazione, ma il divario con il resto del Paese resta ampio. È questa l’analisi del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue Considerazioni finali. “I segnali di miglioramento dell’economia hanno cominciato a estendersi al Mezzogiorno; ciò nonostante, i divari rispetto al resto del Paese hanno continuato ad ampliarsi. In base alle prime stime disponibili, dopo sette anni consecutivi di recessione il prodotto delle regioni meridionali avrebbe interrotto la sua caduta” dice Visco. “Per le aree in ritardo di sviluppo è essenziale sfruttare appieno le opportunità di finanziamento degli investimenti fornite dall’Unione europea. Lo scorso anno l’utilizzo dei fondi è stato più elevato che in passato, soprattutto grazie alla loro riallocazione dai progetti in ritardo a quelli già avviati. L’impatto di questi finanziamenti sulla crescita economica potrà essere rafforzato migliorando la fase di progettazione e con una selezione degli interventi da parte delle autorità centrali e locali che privilegi gli investimenti diretti rispetto ai sussidi alle imprese, di cui più volte abbiamo documentato la scarsa efficacia”, spiega il Governatore. Sempre al Sud, prosegue il Governatore, “la domanda di lavoro è tornata a crescere a un ritmo superiore alle attese di un anno fa, interessando aree, settori e categorie di lavoratori esclusi dai segnali di ripresa del 2014. Vi hanno influito la nuova disciplina dei rapporti di lavoro e, in misura a oggi più ampia, gli sgravi contributivi. L’espansione dell’occupazione si è estesa alle assunzioni a tempo indeterminato; ha riguardato anche il Mezzogiorno”.