L’arte e la politica: due mondi diversi ma spesso coincidenti, due facce della stessa medaglia che, nel tempo unite hanno dato il via ad un confronto vero tra gli artisti. Un tema che è stato al centro del dibattito promosso dall’artista catanzarese Giorgio Alfieri organizzato, a Catanzaro, nella sala conferenze Erredue. Un convegno, moderato dallo stesso artista, che ha visto la partecipazione, come relatori, del consigliere comunale, Nicola Ventura, del dottor Antonio Carpino e del critico d’arte, Giuseppe Grisolia. Ed è proprio Grisolia ad aprire i lavori della serata, analizzando un po’ il senso del convegno. “Il dibattito avviato dall’artista Alfieri – ha affermato il critico catanzarese – può essere l’inizio di una buona prassi nella nostra città. Parlare di arte, legata alla politica, non è certo facile ma specie in piccoli centri, come quello in cui noi viviamo, è fondamentale investire sulla cultura. Alfieri, grazie alla sua arte,libera e rivoluzionaria, ha inteso puntare su un connubio vincente che si spera possa aprire la strada ad un confronto vivo e concreto”. Non a caso, secondo il consigliere Ventura – “Il binomio arte e politica esiste da sempre. Spesso qualcuno lo ha voluto dimenticare ma è qualcosa che è sempre stato parte integrante della nostra società. Infatti – ha affermato Ventura – le due componenti sono imprenscindibili dal momento che non esiste artista che possa essere escluso dai movimenti culturali e sociali del territorio in cui si vive”. Anche secondo Carpino – “parlare di arte legata ai meccanismi della politica è qualcosa di davvero stimolante. Catanzaro ha bisogno di rinascere e di recuperare la sua funzione di capoluogo anche e soprattutto attraverso eventi culturali che fanno della città punto di partenza per un confronto critico ma efficace”. Un confronto, che in chiusura, ha visto anche la partecipazione della candidata di centrodestra alla presidenza della Regione, Wanda Ferro. “La Calabria – ha dichiarato la Ferro – può svolgere un ruolo fondamentale e la politica, da parte sua, deve sempre più investire in arte e cultura. Stimolare la mente dei nostri concittadini che devono così essere protagonisti di una crescita culturale dove il gusto e il piacere per il bello possano essere da monito alla popolazione”. “Quello di Alfieri è un dibattito che parte da un territorio che, non a caso, è culla di un patrimonio culturale importante. Basti pensare al Parco delle Biodiversità, al Politeama, al Marca, alla Casa di Mimmo Rotella: luoghi da salvaguardare e da valorizzare giorno dopo giorno per una Calabria che vuol fare della cultura il suo massimo ascensore sociale”. A dare ulteriore lustro alla serata il collegamento telefonico con Mariafrancesca Moreni, figlia del grande artista italiano, ormai scomparso, Mattia Moreni. Con Mariafrancesca, l’artista Giorgio Alfieri ha analizzato il percorso artistico del padre, componente di quel che fu il cosiddetto “Gruppo degli otto”, autori del manifesto dell’arte del 1952. Inoltre, nel corso del dibattito sono stati proiettati diversi videoclip che hanno ripercorso le più importanti opere di Giorgio Alfieri e di Valentina, giovane artista prematuramente scomparsa.