Esordio sfortunato per la matricola Sersale nel campionato di Serie D. Ad un primo tempo ben giocato per disposizione in campo, ritmo ed intensità, non ha fatto seguito una ripresa altrettanto volitiva, condizionata peraltro da decisioni arbitrali discutibili ai danni della squadra calabrese. Costretta ad emigrare al D’Ippolito di Lamezia Terme per l’indisponibilità del suo impianto sportivo, la formazione giallorossa di Renato Mancini si è presentata al primo appuntamento nel massimo campionato dilettantistico orfana di due pedine importanti come il difensore Corosiniti, impegnato con il beach soccer, ed il centravanti Russo, squalificato.
Mancini pertanto proponeva Mercuri tra i pali, Ferreira Scalise Villella Caliò linea difensiva; Vallone Pappalardo Scozzafava il trio mediano; Petrone e Rosella di punta sostenuti ed affiancati dal capitano Caturano. Sul fronte opposto l’esperto Gigi Squillante si affidava a Zeoli, Brogna Manzi Leone Donnarumma; Gatta Tedesco Fontanarosa Odierna; Del Sorbo e De Carolis.
Il Sersale partiva bene e teneva il campo. Al 2’ un assist di Scozzafava dalla destra veniva girato in porta da Caturano ma la parata di Zeoli era telefonata. Al 18’ Vallone sulla fascia, lo scambio con Scozzafava portava alla conclusione l’esterno sersalese, ma il sinistro finiva alto e non impensieriva l’estremo difensore ospite. Al 22’ ancora Sersale sull’asse Scozzafava-Vallone. Il primo si guadagnava un fallo al limite dell’area, il laterale destro calciava sulla barriera, accorreva Pappalardo il cui bolide al volo si perdeva sul fondo. Poco Gladiator finora e bene Sersale. Ma i campani mettevano la testa fuori dall’uscio dopo la mezz’ora, guadagnando metri. Un paio di piazzati affidati a Tedesco chiamavano in causa il bravo Mercuri ma nulla di realmente minaccioso per la porta calabrese.
Sul finire di tempo la prima grossa emozione del match. Cross del solito Vallone verso il centro, appoggio di testa di Petrone per il neo acquisto Rosella, che controllava di testa la sfera e sferrava un sinistro perfido all’angolino, battendo freddamente Zeoli. Velocità di movimento e pregevole esecuzione dell’ex mazarese, 1 a zero Sersale ed entusiasmo in tribuna tra i tifosi di casa. Vantaggio all’intervallo per gli uomini di Mancini.
Ma la ripresa è gelida per i padroni di casa. I campani, formazione ben più esperta di quella calabrese, si catapultano in avanti alla ricerca del pari che trovano immediatamente. Corner dalla sinistra di Fontanarosa, la difesa non riesce a spazzare e sul tiro dell’ex cavese Criniti, interviene Caliò con un presunto braccio. Grasso di Acireale non ha dubbi e decreta la massima punizione trasformata dal navigato centravanti Del Sorbo che spiazza agevolmente Mercuri. Dopo pochi minuti il Sersale resta anche in dieci. Rosso diretto sventolato a Vallone reo di aver detto qualcosa di proibito dopo uno scontro con un avversario. Gli ospiti capitalizzano subito la superiorità numerica. Cross pregevole sul secondo palo del bravo Tedesco per la testa di Fontanarosa e l’ex sarnese non fallisce, 2 a 1 Gladiator.
Piove sul bagnato in casa Sersale, espulso anche il tecnico Mancini per proteste e gli improperi del pubblico per il direttore di gara si sprecano.
I padroni di casa provano a reagire ma sono stanchi ed abbattuti, molto più fresco e dinamico il Gladiator che ora gioca con il morale a mille ed in scioltezza, dotato peraltro di buon palleggio. Non bastano i cambi a mister Mancini, i giallorossi ridotti in dieci non riescono più a pungere. Fanno male in contropiede invece i nerazzurri che prima sfiorano la rete ancora con Del Sorbo due volte e poi al 30’ chiudono definitivamente la contesa stroncando la flebile reazione sersalese. Lancio di Donnarumma a sinistra, Scalise ribatte corto di testa, c’è appostato il neo entrato Marzullo che lascia partire una palombella di destro che gela Mercuri troppo avanzato. 3 a 1 e gara finita.
Alla fine proteste dei calabresi nei confronti delle decisioni arbitrali condite da tanta delusione ed amarezza per un debutto non fortunato. Ma c’è da riflettere anche sui propri errori ed occorre ritrovare immediatamente lo spirito positivo e vincente per preparare la riscossa domenica sul difficile campo del Gela.
Manuel Soluri