CATANZARO. “L’assessore regionale alla ‘Pianificazione Territoriale ed Urbanistica’ Francesco Rossi parteciperà, a Palermo, all’incontro sul tema ‘Cooperare per cambiare: il valore della cooperazione al Sud tra sviluppo e legalità’, una tavola rotonda organizzata da Legacoop del Mezzogiorno, nell’ambito della Biennale dell’Economia cooperativa promossa da Legacoop nazionale per i suoi 130 anni di vita. Nel teatro Massimo di Palermo – informa una nota – saranno chiamati a confrontarsi, sui temi dello sviluppo, esponenti del governo nazionale, rappresentanti dei governi regionali, dirigenti della Lega delle cooperative nazionale e delle regioni del Sud, protagonisti del mondo accademico e della scuola”. “Partecipo volentieri all’iniziativa di Palermo – ha detto l’assessore Rossi – per due ordini di motivi. Il primo riguarda l’argomento della due giorni, ‘L’Italia riparte ed il Sud cooperativo rilancia’, ed il secondo è attinente ad una precisa consapevolezza sul ruolo attuale e le prospettive future della logica e delle forme cooperative. Oggi l’economia cooperativa italiana ha numeri particolarmente importanti con l’insieme di cooperative, consorzi e altre società a controllo cooperativo che hanno un valore aggiunto di 31 miliardi di euro, pari al 2,1% del totale nazionale e al 2,7% del valore aggiunto generato dal settore privato italiano. Straordinari, poi, i dati relativi ai livelli occupazionali, nelle 53.314 cooperative, incluse le banche di credito cooperativo, e nei 1.369 consorzi che avevano denunciato nel corso dell’anno almeno una posizione previdenziale, gli occupati, a fine 2013, erano pari a 1.257.213 lavoratori. Se a ciò aggiungiamo la storica e documentata funzione anticiclica dell’economia cooperativa ben si comprende come ci si trovi di fronte ad un sistema organizzativo ed occupazionale da tutelare e, soprattutto, implementare”. “Alle tradizionali cooperative, infatti – prosegue Rossi – oggi si aggiungono nuove forme di cooperazione come ad esempio le imprese sociali, le imprese di comunità e, nel contesto italiano, le cooperative sociali; si tratta di realtà economiche che aggiungono alla dimensione produttiva ed occupazionale un profilo etico e sociale che costituisce un indiscutibile valore aggiunto. Per quanto riguarda la Calabria si pensi, ad esempio, alla funzione delle cooperative che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata o anche agli effetti sistemici, in termini di capacità produttive e quantità organizzate, che potrebbero avere le forme cooperative nel settore agricolo ed agroalimentare. La cooperazione, dunque, è una delle chiavi attraverso le quali definire forme di intervento per sostenere e sviluppare l’economia calabrese e la Regione ha l’obbligo di essere particolarmente attenta al settore cooperativo. È per questo – conclude Rossi – che, sulla base dei temi e degli approcci che verranno resi evidenti nell’incontro di Palermo, valuteremo assieme ai protagonisti del mondo cooperativo la definizione di iniziative comuni a sostegno di una logica che si è rivelata vincente”.