CATANZARO. Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm della Calabria hanno indetto per mercoledì 26 ottobre una mobilitazione regionale di tutti i lavoratori interessati alla realizzazione della banda larga che si ritroveranno a Catanzaro alle ore 10, davanti alla sede della Regione. “Dopo mesi di confronto che hanno portato nell’aprile scorso alla stipula di un protocollo di intesa tra la Regione, Infratel e le organizzazioni sindacali per la legalità e l’occupazione, siamo ancora – scrivono i sindacati – al punto di partenza. Anzi, in un incontro tecnico svoltosi ai primi di Settembre, dal rappresentante di Infratel siamo venuti a conoscenza dei ritardi sull’emissione del bando di gara per un ammontare di circa 90 milioni di euro, finalizzati al completamento della posa della fibra ottica per la banda ultralaga nella nostra Regione. Da allora nonostante ripetuti solleciti nessuna novità. Tali ritardi – scrivono i sindacati – sono da attribuire alla mancata stipula da parte della Regione della convenzione con il Mise per gli adempimenti procedurali. Questa situazione di incertezza – si legge – sta creando il paradosso che una pratica di politica attiva, sicuramente utile a dare prospettiva di lavoro buono a decine se non centinaia di lavoratori, esperti, qualificati, spesso oggi ingaggiati a nero per attività nel settore, non si può attivare per ritardi burocratici, distrazioni e sottovalutazioni, nel mentre si intravedono cantieri mobili in diverse località della regione. E ciò nonostante che come sindacato siamo riusciti nel frattempo a far aderire al protocollo anche delle singole imprese del settore eventualmente interessate al bando”. A questa situazione, secondo Fim, Fiom e Uilm, “si aggiunge che mentre a molti è già venuto meno ogni forma di sostegno al reddito, quasi tutti, si ritrovano con la prospettiva a fine anno di essere senza lavoro e senza nessun sostegno al reddito, anche per gli effetti scellerati della decisione assunta dal Governo con la riforma degli ammortizzatori sociali. Serve un sussulto di responsabilità della Giunta regionale ed un organico confronto col Governo per garantire lavoro e sostegno al reddito”.