CATANZARO. “La realizzazione di una legge speciale per Catanzaro Capoluogo è stata più volte sollecitata da più parti, ora è arrivato il momento di andare avanti in maniera concreta”. Lo ha affermato il sindaco Sergio Abramo, durante la conferenza stampa tenuta questa mattina, a Palazzo De Nobili, insieme al presidente del Consiglio comunale Ivan Cardamone, per presentare la bozza legislativa che verrà sottoposta alla Conferenza dei capigruppo prima di passare al vaglio del Consiglio. “Già nel 2006 – ha detto il sindaco -, da consigliere regionale, avevo avanzato questa proposta insieme ai colleghi Pino Guerriero, Piero Aiello e Mimmo Tallini. Per concretizzare il nostro intento abbiamo scelto di seguire la via istituzionale, così come prevede l’art. 39 del titolo V dello Statuto regionale, per ottenere la massima condivisione possibile su un iter legislativo il cui avvio è formalmente affidato al Consiglio comunale. Sia io che Cardamone ci auguriamo che questo documento, che riteniamo un punto di partenza, venga integrato e arricchito dall’aula per poi essere trasmesso alla presidenza del Consiglio regionale”. Abramo si è detto certo che la conferenza dei capigruppo condividerà l’iniziativa e l’esigenza di portare al più presto questo progetto di legge alla discussione di Palazzo Campanella e attende che l’ufficio di presidenza del Consiglio comunale e la stessa conferenza dei capigruppo stabiliscano la data della discussione. “Nel frattempo voglio incontrare i consiglieri regionali dell’Area Centrale della Calabria, senza alcuna distinzione di schieramento, totalmente bipartisan”, ha proseguito Abramo, “la nostra non è una battaglia di campanile, non ne abbiamo mai fatte e mai le faremo, ma è un’azione mirata a tutelare e preservare la dignità del Capoluogo anche nei confronti del Governo centrale. I nostri problemi li abbiamo risolti sempre da soli, senza aiuti esterni, ma non vogliamo più – ha aggiunto – subire distorsioni”. “Questa proposta legislativa – ha fatto eco Cardamone – serve a rafforzare le funzioni della nostra città. A breve convocherò la Conferenza dei capigruppo per calendarizzare, nel più breve tempo possibile, i lavori del Consiglio. Sono sicuro che i miei colleghi si esprimeranno all’unanimità, dando il loro contributo, e mi auguro che anche il Consiglio regionale, non appena verrà prodotto il testo definitivo, saprà dimostrare sensibilità istituzionale, prima ancora che politica, su questo tema. Per il Consiglio comunale – ha sottolineato il presidente – si tratta dell’atto forse più importante che dovrà valutare in questa legislatura”. La bozza del disegno di legge per Catanzaro Capoluogo illustrata da Abramo e Cardamone è composta da sette articoli, i cui punti fondamentali sono: l’istituzione presso la Presidenza della Giunta regionale della commissione permanente per Catanzaro capoluogo, che avrà il compito di predisporre i programmi e gli interventi in relazione agli obiettivi della legge; ne faranno parte il presidente della Regione, il sindaco di Catanzaro, un consigliere regionale di minoranza, il presidente della Provincia, il presidente della Camera di Commercio, il rettore dell’Università. Lo scopo specifico, contenuto nelle finalità sottolineate nel documento, è relativo ai seguenti punti: riaffermazione del ruolo di Catanzaro quale Capoluogo della Calabria, principale polo dell’Amministrazione e dei servizi pubblici, valorizzandone la funzione direzionale regionale grazie alla presenza di strutture di amministrazione pubblica, di ricerca, di formazione, di finanza e di produzione; riaffermazione del Capoluogo di Regione quale sede naturale di tutti gli uffici e aziende di stato di livello regionale; di tutte le articolazioni regionali dei Ministeri, come Provveditorati, Sovrintendenze dei Beni Culturali, etc; istituzione nel Capoluogo di una Sede Distaccata della Rai con annesso centro di produzione, redazione giornalistica e staff tecnico; realizzazione del sistema metropolitano Catanzaro-Lamezia Terme, in una visione di Area Vasta che valorizzi anche il rapporto con Soverato e la costa jonica; adeguamento e potenziamento della dotazione dei servizi e delle infrastrutture materiali (porto, strade, collegamenti ferroviari, aeroporto) ed immateriali (banda larga, servizi alle imprese), sia per creare nuove attività produttive, utilizzare le migliori energie e professionalità giovanili, attrarre nuovi talenti e nuove imprese ad alto valore aggiunto; affermazione del ruolo di Catanzaro quale città dell’Università e della Conoscenza, attraverso il potenziamento delle facoltà, dei centri di ricerca e la realizzazione di nuove strutture al servizio della scienza e della cultura; riconoscimento di Catanzaro quale città della buona sanità e della ricerca medico-scientifica, attraverso la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero e la creazione di un sistema sanitario pubblico/privato di eccellenza, imperniato sull’ospedalità pubblica, sul Policlinico universitario, sui centri di ricerca di medicina e farmacia dell’UMG, sulle strutture dell’ospedalità privata”. Fra gli altri punti: valorizzazione delle risorse tipiche del territorio, sfruttando le potenzialità del turismo culturale e ambientale; conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, architettonico, archeologico ed ambientale nell’ottica dello sviluppo sostenibile. Prevista anche l’istituzione dell’Ufficio del Programma per Catanzaro Capoluogo. Per quanto riguarda la dotazione finanziaria, è stato spiegato, la legge non comporta oneri per il corrente esercizio finanziario a carico del bilancio regionale. A partire dall’anno 2017 si provvederà con legge di bilancio ad istituire, nello stato di previsione del bilancio regionale, un apposito fondo annuale intestato a “Catanzaro Capoluogo”, secondo le disposizioni di legge. Per il finanziamento di singole opere previste all’interno della programmazione possono concorrere altre amministrazioni pubbliche o soggetti privati attraverso lo strumento della “Finanza di progetto”. Secondo lo Statuto regionale (art.40), i Progetti di Legge di iniziativa degli Enti Locali devono essere portati all’esame del Consiglio regionale entro tre mesi dalla loro presentazione; scaduto tale termine, il progetto è iscritto all’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio e discusso con precedenza su ogni altro argomento.
[embedyt] http://www.youtube.com/watch?v=1kE-X4yEC54[/embedyt]