CORIGLIANO CALABRO. “Le diffuse critiche alla legge regionale n. 9/2016, disciplinante le procedure referendarie di fusione dei Comuni, che renderebbero impossibile la definizione di quelle in essere, suggeriscono più di una riflessione. Non solo. L’invito al Presidente Oliverio, sensibile alla problematica, di apportare ad essa le necessarie modifiche, tanto da renderla conforme alla Costituzione, pena l’immobilizzazione di ogni attività. Essa, infatti, nega la specificità delle autonomie locali e tiene poco conto dell’identità municipale dei cittadini appartenenti ai singoli Comuni, che hanno in animo di fondersi, nel decidere autonomamente del loro futuro”. Lo afferma il sindaco di Corigliano Calabro, Giuseppe Geraci, che aggiunge: “Nell’attesa che il Consiglio regionale rimedi quanto prima all’inconveniente normativo, magari in sede di collegato alla legge di bilancio 2017, si rende necessaria una qualche iniziativa intesa a dare seguito alle procedure di perfezionamento della fusione, così come deciso dai Consigli comunali di Corigliano Calabro e Rossano. Ciò soprattutto in riferimento all’idea di “fusione allargata”, funzionale a far divenire l’Alto Jonio un unico soggetto giuridico pubblico capace di riprogrammare il proprio diffuso benessere e conseguire una consistente occupazione per i nostri figli”.