CATANZARO. “Con grande senso di responsabilità, il consiglio provinciale di Catanzaro ha scelto di pensare alla sicurezza dei cittadini autorizzando interventi in somma urgenza sulle strade danneggiate dall’ondata di maltempo che si è abbattuta alla fine di gennaio. Una scelta coraggiosa che abbiamo assunto assieme, raccogliendo sul territorio le istanze dei sindaci e delle comunità, vigilando e macinando chilometri con i piedi nel fango, senza pontificare sui media, ma riempiendo di contenuti un ruolo istituzionale che svolgiamo con passione e impegno, nonostante le condizioni amministrative rispetto al passato siano notevolmente mutate. Ma noi continuiamo a garantire efficienza e operatività”. La riunione del Consiglio provinciale in cui gli amministratori che siedono nell’aula “Ferrara” sono stati chiamati al riconoscimento di legittimità di 32 interventi di somma urgenza – per un ammontare di circa un milione e 200 mila euro – si è aperta con l’informativa del presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, sullo stato delle finanze e dell’amministrazione dopo la “bocciatura” della riforma costituzionale.
Il consiglio provinciale, quindi, ha approvato all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno, ben 44: oltre ai 32 riconoscimenti di cui legittimità dell’affidamento ad altrettante ditte di lavori in somma urgenza, anche sette prese d’atto di sentenze passate in giudicato.
In particolare, il Piano relativo ai primi interventi straordinari di messa in sicurezza della viabilità provinciale potrà essere finanziato con fondi derivanti dal riconoscimento dello stato di calamità naturale, richiesta con delibera del presidente n. 23 del 25 gennaio. Tra gli interventi più importanti già realizzati la riapertura dopo otto giorni di lavori della Strada provinciale 25 che collega Catanzaro con i comuni della Presila (che nella precedente alluvione rimase chiusa per sei mesi) e la realizzazione di una pista sulla Strada provinciale 34/2 che collega Gimigliano a Catanzaro, riaperta al traffico dopo soli dieci giorni, scongiurando un drammatico isolamento, vista la difficile situazione del territorio su cui insiste un pericoloso sistema franoso.
“Gli interventi urgenti sul sistema viario in seguito al maltempo hanno ulteriormente aggravato la situazione economica dell’Ente: anche quest’anno, per il terzo anno di seguito, mi trovo ad affermare che non so se riusciremo ad approvare il bilancio di previsione entro il 31 marzo – ha affermato il presidente Bruno -. Con l’ulteriore taglio di 700 milioni di euro nessuna Provincia d’Italia sarà in grado di approvare i bilanci 2017, compromettendo il mantenimento dei servizi e la sicurezza degli edifici scolastici. Cancellare il taglio già previsto dalla legge di Bilancio 2017 è indispensabile, ma non basta per rimettere in sesto le finanze di questi Enti.
Il presidente Bruno ha ribadito anche la necessità di chiamare in causa la Regione Calabria per quanto riguarda le risorse anticipate per le funzioni residuali per le quali le Province calabresi hanno già anticipato ingenti risorse per gli anni 2015 e 2016, come ad esempio quelle relative alla gestione dei centri per l’impiego, delle strutture culturali, sportive e dei parchi. C’è, quindi, un forte richiamo di responsabilità e di solidarietà istituzionale proprio per il ruolo fondamentale svolto dalle Province, come la vicenda dei danni alluvionali ben dimostra: “Continueremo ad andare avanti senza strappi per procedere ad una soluzione pacifica – ha concluso Bruno -. Abbiamo garantito a tutte le scadenze in maniera previste per la trasformazione dell’Ente in ineccepibile, a partire dalla riduzione del Personale che è stato collocato senza traumi. Stiamo garantendo anche la gestione funzioni residuale, ma siamo arrivati al limite: lo comunicherò al tavolo dell’Osservatorio regionale”.
Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità, su proposta del presidente Bruno, il finanziamento di un piano di interventi straordinari per la ricostruzione del Ponte sul fiume Savuto sulla Strada provinciale 163/1, nonché la riqualificazione energetica degli istituti scolastici “Galluppi” e “Maresca” di Catanzaro, utilizzando fondi propri o derivanti da alienazioni. Con questo piano, quindi, viene data una decisa accelerata alla ricostruzione del viadotto sul fiume Savuto, in attesa di essere ricostruito dopo il decennale crollo dell’importante arteria, prima danneggiata dall’alluvione del 2006 e quindi trascinata a valle dall’impeto del fiume Savuto in piena nel 2008. La Provincia di Catanzaro anticiperà i 400 mila euro necessari ad avviare le procedure per la gara d’appalto, a tanto ammontano le risorse che mancano all’appello del quadro finanziario per la realizzazione di un progetto di cui l’Ente intermedio è solo soggetto attuatore. La messa in sicurezza del fiume Savuto e quindi dell’intera area, oggetto anche del dissesto della traversa fluviale a valle, infatti, ricadono nelle competenze della Regione Calabria che ha stanziato ingenti risorse, assottigliate nel corso degli anni ad oggi passando, per la ricostruzione del ponte, dai 6 milioni a disposizione nel 2011 fino agli attuali 2 milioni e mezzo attuali. In questo modo saranno bloccate le risorse necessarie ad avviare i lavori realizzando il progetto che è già a disposizione della Provincia. Per quanto riguarda invece i lavori relativi a due istituti scolastici di Catanzaro, il consiglio provinciale risponde ad una istanza del Settore competente che ha messo in rilievo di garantire il rifacimento del sistema di riscaldamento per il prossimo anno scolastico. La situazione degli altri istituti scolastici risponde alle esigenze di sicurezza e funzionalità atte a garantire la sicurezza degli studenti. Il presidente Bruno ha, comunque, assicurato che l’edilizia scolastica sarà oggetto di una seduta ad hoc del consiglio provinciale.
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