CATANZARO. Una serie di modifiche alla legge regionale 11 del 2011 istitutiva del Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Calabria sono contenute nella proposta di legge, di iniziativa del Consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto), che va nella direzione della massima trasparenza degli atti della Regione Calabria e della più ampia ed effettiva informazione del cittadino come presupposto fondamentale alla partecipazione alla vita pubblica. La proposta di legge, composta da 14 articoli, prevede innanzitutto “l’obbligo di pubblicazione di determinazioni, decreti e di provvedimenti dirigenziali comunque denominati” così come l’obbligo di pubblicazione di “contratti, convenzioni e atti comunque denominati da cui consegua un onere economico per la Regione”. Ancora, la legge prevede la pubblicazione giornaliera del Burc e l’obbligo di visione gratuita ai cittadini che possono esercitarla presso i Comuni, ma anche l’obbligo di pubblicazione sulle banche dati dei siti web della Regione degli atti pubblicati sul Burc con sezioni di accesso facilitato ed articolazioni che permettano la ricerca avanzata mediante l’immissione di parole chiave del testo del provvedimento, ovvero per tipologie di provvedimento per anno di pubblicazione, o ancora per argomento e per competenza del Dipartimento dal quale l’atto proviene. L’articolato prevede che ogni atto o provvedimento che per legge deve essere pubblicato sul BURC, acquista efficacia solo dopo la sua pubblicazione sul BURC e, in ogni caso, non è opponibile ai terzi prima della sua pubblicazione. L’articolato inoltre introduce e disciplina il “Burc Certificato” mediante il timbro e la firma digitale, al fine di rendere possibile l’esonero della produzione ed esibizione del formato originale del Burc su supporto cartaceo. E’ prevista anche una norma che prevede l’obbligo di ripubblicazione dell’intero testo, in caso di errata corrige, e quello di pubblicazione del testo coordinato, in caso di modifiche o integrazioni. “Con questa legge – spiega Wanda Ferro, auspicando massima condivisione in consiglio – si vuole dare la possibilità ai tutti i cittadini la reale possibilità di conoscere tutte le decisioni assunte dagli amministratori regionali e di capire come vengono spesi i soldi pubblici. L’obiettivo è inoltre quello di rendere più efficiente il rapporto la la macchina regionale e tutti i soggetti, dai cittadini ai professionisti, alle imprese, che devono entrare in rapporto con un complesso meccanismo di norme e provvedimenti che oggi risultano difficili da recuperare, consultare e coordinare tra loro”.