CATANZARO. “È a rischio il diritto allo studio di migliaia di ragazzi: questo il grido di allarme lanciato dal coordinatore regionale di Azione universitaria (Unical), Carmine Bruno, che bene ha fatto ad esternare le proprie preoccupazioni. Al coordinatore di Azione universitaria va tutta la mia vicinanza in questa battaglia che abbraccio e faccio mia. Il Miur, con proprio Decreto, aveva stabilito il costo standard per la definizione della ripartizione del fondo per il finanziamento ordinario (Ffo) delle Università, ma con sentenza 104/2017, la Corte costituzionale ne ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, in quanto, in estrema sintesi, la definizione della ripartizione del Ffo sarebbe dovuta avvenire con provvedimento legislativo e non già, soltanto, con provvedimento ministeriale”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Fausto Orsomarso. “Orbene, a prescindere dal merito della decisione assunta dalla Consulta – aggiunge – ciò che preoccupa è che solo ieri il Governo ha provveduto a definire i costi standard per studente, attraverso un articoletto inserito nel D.L. 91/2017 (che entra in vigore oggi) per cui, a questo punto, monitoreremo la situazione, sperando non ci siano ulteriori spiacevoli sorprese”. “Altra seria preoccupazione – secondo il consigliere FdI – è la previsione di una “No tax area” per gli studenti con Isee inferiore o uguale a 13.000,00, che avrebbe necessitato di una copertura ben più ampia dei soli 55 milioni stanziati per il 2017 e 105 milioni per il 2018, con la Legge di stabilità (L. 232/2016); a ciò si aggiunga, peraltro, che il Miur non ha neppure provveduto a fornire agli Atenei alcun riparto di questa cifra, obbligando gli Atenei stessi a fare delle impossibili proiezioni (!). Se da una parte, dunque, si vorrebbe garantire il Diritto allo studio a chi ha più difficoltà economiche, dall’altra, senza un’adeguata copertura del minor gettito derivante dalla No tax area, senza una chiara e corretta ripartizione, si rischia di dover aumentare le tasse per gli studenti che supereranno la soglia stabilita. Peraltro, v’è da segnalare che le Università del Sud, quelle calabresi incluse, per il prossimo Anno accademico, registreranno un notevole aumento d’immatricolazioni, il che è un segnale positivo, ma di cui la politica non ha affatto tenuto conto, macchiandosi ancora una volta di grave irresponsabilità. Perciò, facendo mia la battaglia che vede gli studenti legittimamente sul piede di guerra. Domani stesso, giovedì 22 giugno – dice in ultimo il consigliere di Fdi – chiederò lumi, in primis, in Commissione Bilancio per conoscere le eventuali iniziative già intraprese, per sapere se vi è stato o vi sarà un incontro con le tre Università calabresi e per chiedere maggior impegno da parte della Regione a sostenere concretamente il Diritto allo studio dei nostri ragazzi, anche avvalendosi dei fondi Por 2014/2020, Asse 12 , Azione 10.5.2 ‘Borse di studio e azioni di sostegno in favore di studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi e promozione del merito tra gli studenti, inclusi quelli con disabilità’. Occorre, inoltre, sapere se la nostra Regione abbia preso atto del D.M. 1456/2017, con cui il Miur ha confermato per l’Anno accademico 2017/2018 i limiti massimi degli indicatori Isee e Ispe, rispettivamente a 23.000,00 euro e 50.000,00 euro, del precedente anno accademico (D.M. 174/2016)”.