Riscoprire e valorizzare con consapevolezza il patrimonio storico del passato, fortemente e decisamente legato alla produzione della seta. E’ questo l’obiettivo che si è posto l’evento “Catanzaro, il sogno di una città che vive”, curato dall’associazione culturale “CulturAttiva” con la collaborazione della Cooperativa “Nido di seta” e dell’associazione “Confine Incerto”, che vuole rappresentare un momento di riflessione e di confronto su possibili strategie di sviluppo del tessuto cittadino e del suo territorio, partendo in primis dal recupero della storia e delle tradizioni locali.
Nel corso di una conferenza in Comune sono stati anche resi noti i risultati del progetto didattico “Baco da seta”,grazie al quale è stato possibile toccare con mano il fatto che la città di Catanzaro sa ancora affascinare i suoi visitatori e può farlo mostrando il suo volto più semplice ed ordinario. Basta creare delle occasioni in cui il visitatore si senta direttamente coinvolto, proprio secondo i dettami delle nuove tendenze del turismo internazionale.
Il progetto didattico “Baco da seta” ha previsto per il visitatore un’esperienza che lo ha coinvolto e reso protagonista per un’intera giornata: gli studenti intervenuti si sono recati prima presso la Cooperativa “Nido di seta”, a San Floro, dove oltre a visitare il Museo della seta, si sono immersi in una cornice rurale in cui hanno potuto partecipare alla trattura della seta, alla raccolta delle more dagli alberi di gelso, toccare con mano i bachi da seta e respirare un’atmosfera d’altri tempi immersi nella natura. Poi studenti ed insegnanti sono partiti alla volta di Catanzaro, antica città della seta. Qui è stata costruita un’esperienza partendo dalla visita dei quartieri più antichi della città (Grecìa, Filanda, piazza del Rosario, l’antica Giudecca, largo Santa Chiara, ecc) con il racconto del loro antico legame con la nobile arte della seta, intrecciando alla narrazione una performance di teatro interattivo.
Inoltre in conferenza stampa è stato rimarcato quanto sia grave e paradossale che la vecchia città della seta non si sia ancora dotata di un museo della seta.