17 anni dopo la Calabria non dimentica il 10 settembre del 2000, una data tragica per Soverato e per l’intera regione. L’alluvione che si abbattè sulla cittadina jonica del catanzarese e la conseguente esondazione del torrente Beltrame causarono 13 vittime nel campeggio “Le Giare”, che ospitava tanti volontari ed invalidi dell’Unitalsi di Catanzaro raccolti in occasione di un campus estivo.
Domenica mattina nella piazzetta dove sorge il monumento a loro dedicato si è tenuta l’annuale iniziativa in ricordo di quel tragico giorno. L’amministrazione comunale di Soverato ha deciso di realizzare un nuovo monumento in ricordo di Vinicio Caliò il cui corpo purtroppo non è mai stato ritrovato. Un destino crudele, la violenza della natura ma soprattutto l’incuria dell’uomo, spazzarono via tutto e cancellarono 13 vite in un mare di acqua e di fango. Una tragedia che poteva essere evitata e che resterà purtroppo indelebile per le città di Catanzaro e di Soverato. Nella chiesa del Rosario nel centro storico di Catanzaro si è tenuta una messa in suffragio delle vittime di quel giorno di 17 anni fa.