VIBO VALENTIA. Nuova protesta dei lavoratori della Provincia di Vibo Valentia, da oltre cinque mesi senza stipendio, che hanno da martedì hanno occupato la stanza dell’ufficio gare (Suap) dell’amministrazione provinciale. Alcuni dipendenti si sono incatenati nella stanza, mentre un lavoratore appena appresa la notizia che sarà erogato solo uno degli stipendi arretrati, anziché i tre promessi in precedenza, ha accusato un malore e si è reso necessario l’intervento sul posto dei sanitari del 118 dell’ospedale di Vibo Valentia. Domani la Provincia di Vibo Valentia è stata convocata ad una riunione dell’Upi dove verrà decisa la ripartizione di 72 milioni di euro fra una quarantina di Province. Quella di Vibo Valentia è in uno stato di dissesto finanziario per quasi 40 milioni di euro ed è quindi tutto da vedere se potrà rientrare nella ripartizione dei fondi. La protesta dei lavoratori e lo stato di agitazione non è ancora rientrato ed è destinato a continuare anche per l’intero pomeriggio. “Sono vicina ai lavoratori della Provincia di Vibo Valentia, che con grande dignità stanno difendendo il loro diritto allo stipendio, in un contesto di silenzio e immobilismo di larga parte del potere politico, che continua ad accettare le ragioni delle banche”. Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, a seguito della recente protesta avviata dal personale della Provincia di Vibo Valentia. “Confido – prosegue la parlamentare 5stelle – nel senso di responsabilità del ministro dell’Interno, Marco Minniti, che, sentito per aggiornamenti, mi ha confermato il suo impegno. Dall’Interno mi hanno comunicato l’invio entro ottobre, alla Provincia di Vibo Valentia, di 2,3milioni dal Fondo di riequilibrio e di 1,6milioni aggiuntivi vincolati alla viabilità. È però necessario risolvere una volta per sempre, e tramite legge, i problemi di cassa della Provincia di Vibo Valentia, sia per garantire l’esercizio delle funzioni, sia per assicurare il pagamento puntuale degli stipendi. In questo senso – conclude Nesci – pur essendo all’opposizione il Movimento 5stelle, da sempre favorevole all’effettiva abolizione delle Province, ha proposto emendamenti e provvedimenti risolutivi per tutte le Province in difficoltà, che la maggioranza di governo ha respinto ogni volta. Abbiamo inoltre mantenuto un’interlocuzione politica con il governo e provato, invano, a far ragionare le tesorerie in mano alle banche. Non è pensabile che le Province senza risorse possano funzionare. Tocca al governo e al parlamento, dunque, trovare i fondi necessari e non aggirare il problema lasciando disservizi e drammi sociali”.