CATANZARO. I tecnici della Prevenzione del SIAN di Catanzaro insieme ai carabinieri della Caserma di Marcellinara, nel corso di un controllo, hanno scoperto che era regolarmente in funzione, con una cinquantina di clienti che consumavano ignari, un’attività di ristorazione nel Comune di Settingiano, già oggetto, su indicazione dello stesso SIAN, di due ordinanze di chiusura: una del sindaco e un’altra da parte dell’Autorità Sanitaria competente (Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP), per mancanza di registrazione sanitaria e di requisiti strutturali essenziali. Ovviamente, essendo l’attività abusiva dal punto di vista sanitario ed amministrativo, il proprietario era pure inadempiente totale col fisco. Dopo i necessari accertamenti, si è proceduto ad imporre la chiusura del locale con apposizione di sigilli. A ciò seguirà informativa alla Procura della Repubblica a carico del proprietario-conduttore dell’esercizio per violazione di Ordinanza dell’Autorità Sanitaria. “Purtroppo, – dichiara il direttore del SIAN di Catanzaro, Francesco Faragò – nelle nostre realtà, dove l’illegalità non è l’eccezione ma una pratica abbastanza diffusa, gli operatori del controllo sono costretti quasi frequentemente ad assumere i panni di organo repressore”. “Questi fenomeni di illegalità – spiega ancora Faragò – molto spesso sono favoriti dalla disattenzione di chi proprio sarebbe tenuto a contrastarli e che, invece, preferisce girarsi dall’altra parte. In questo groviglio di illegalità – prosegue – molto spesso un comportamento scorretto viene giustificato come stato di necessità, magari per consentire un reddito alle famiglie, ma non si pensa che a farne maggiormente le spese è proprio la salute dei cittadini, perché una attività alimentare quando esercitata in una forma illegittima è sempre inosservante delle più elementari norme igieniche, con ovvie conseguenze in termini di rischi più o meno gravi per la salute dei consumatori”. Il direttore del SIAN dichiara infine che “il Servizio di Igiene degli Alimenti dell’ASP di Catanzaro, oltre a portare avanti il suo programma nel terreno che è più consono, quello della prevenzione, è impegnato fortemente e concretamente, a contrastare le varie irregolarità delle attività alimentari di competenza.”