CORIGLIANO. “Oliverio deve dimostrare con i fatti che ha rispetto della Sibaritide. Delle parole ci siamo stancati. Nell’attesa che il Consiglio regionale approvi la legge di fusione senza cedere ai ricatti, alle pressioni e nei tempi naturali, un (volutamente?) smemorato governatore tiene la Piana fuori da ogni dinamica economica”. È quanto afferma, in una nota, Ernesto Rapani, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. “Nelle scorse settimane – prosegue Rapani – ha elargito fondi per tutti i porti turistici calabresi tranne i Laghi di Sibari. Oggi taglia fuori, di netto, il comparto agricolo di quest’area. Dei suoi buoni propositi non sappiamo cosa farcene, preferiamo per natura i fatti, la concretezza, forse non insiti più in un politico di lungo corso come Oliverio, ormai assuefattosi al modus operandi delle prese in giro e delle promesse. Ma sappia che qui non abbiamo l’anello al naso. Oliverio sta dimenticando e penalizzando il tessuto imprenditoriale dell’area ed a dimostrazione di ciò basta citare quanto sta avvenendo. Nell’ambito dell’avviso pubblico ‘Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali all’interno dei Progetti di Sviluppò il Pisl n.7 “C.Ros.Pro. Corigliano Rossano sistemi produttivì risulta ammesso con ben 11 progetti (di cui 3 in regime ‘Gber’ e 8 in regime ‘de minimis’). Ma nel giro di un anno le risorse assegnate passano da circa 65 milioni a poco più di 13. Un taglio importante che deve, necessariamente, penalizzare qualche area. E dove si decide di ‘tagliarè? Su tutte le aree ma principalmente sul Pisl 7 Corigliano Rossano sistemi produttivi che, con cavilli assurdi alla faccia della trasparenza si ritrova esclusi tutti i progetti presentati”. Per Rapani “dopo questa analisi, appare chiaro che Oliverio & Co vogliano tenere alla larga le imprese dell’area economicamente più vitale della regione, impedendone addirittura la partecipazione, a vantaggio di altre aree regionali. Era accaduto con gli oli calabresi che possono essere imbottigliati ovunque, è accaduto con i porti turistici, sta accadendo di nuovo in agricoltura, elemento trainante dell’economia locale. Chiediamo, pertanto – sostiene il coordinatore regionale di FdI – maggiori attenzioni al distratto governatore, che a distanza di tre anni e mezzo non ha ancora nominato un assessore all’Agricoltura, ma nel frattempo vogliamo sensibilizzare tutte le associazioni di categoria a scendere in campo per tutelare questo territorio. E si ricordi che qui non abbiamo l’anello al naso. Tra pochi mesi, a diversi livelli, ci saranno tornate elettorale ed allora inizierà la ‘resa dei contì”.