COSENZA. “Per impegni istituzionali, purtroppo, non potrò essere presente alla cerimonia di intitolazione della biblioteca del liceo classico Telesio di Cosenza a Stefano Rodotà”. É quanto afferma, in una nota, il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio. “Me ne rammarico molto – prosegue – perché Rodotà è stato un calabrese assai legato alla Calabria e alla città di Cosenza, in cui nacque e si formò e per cui ebbe sempre un interesse vivo e costante. Lo conobbi giovanissimo e da subito ne ebbi immensa stima e ammirazione. Grande intellettuale, giurista fine ed autorevole, in più circostanze ebbi modo di apprezzarne le qualità umane e politiche e il suo impegno per l’affermazione dei diritti e a difesa dei ceti più deboli e del mondo del lavoro. Fu sempre in prima linea nelle mille battaglie per l’affermazione dei diritti civili. Contribuì notevolmente alla crescita della cultura giuridica moderna in Europa e sul piano internazionale per la affermazione dei diritti umani. Il prof. Rodotà è stato un grande uomo e uno dei figli più illustri della nostra terra a cui diede lustro ed onore offrendo uno straordinario contributo, unanimemente riconosciuto e apprezzato, al rinnovamento del Paese ed alla affermazione di una moderna cultura delle relazioni sociali”. “L’intitolazione della Biblioteca del liceo in cui studiò e conseguì la maturità nel lontano 1951 – conclude Oliverio – è il giusto e doveroso riconoscimento del mondo della scuola e della cultura calabrese ad una personalità che, per le sue alte qualità umane e culturali, deve diventare un faro, un modello, un punto di riferimento per le giovani generazioni calabresi che a lui devono guardare ed ispirarsi per ambire a traguardi sempre più alti e prestigiosi”.