SQUILLACE – Anche quest’anno il “Carnevale Squillacese” ha emozionato coloro i quali si sono recati nella cittadina jonica. La manifestazione, che va in scena da circa cinquanta anni, si è svolta domenica 18 febbraio dopo il rinvio di una settimana. E’ stata organizzata dall’associazione folkloristica “Carnevale Squillacese” con il patrocinio del Comune di Squillace. Il corteo colorato si è snodato lungo un chilometro festante. Diversi i carri allegorici. Su di uno è stato allestito un prato sintetico, su cui si sono sistemati i bambini in maschera. Il sottofondo era la musica di Rino Gaetano, figlio di Calabria. Le storiche hit di Gaetano, rappresentato chiaramente con la sua chitarra, hanno animato il colorato pomeriggio squillacese e si confermano un inno a guardare alla nostra terra con gli occhi di chi apprezza la bellezza che la natura ci ha offerto e che spesso siamo incapaci di valorizzare.
C’è uno splendido sole rappresentato dietro Gaetano e c’è anche Doraemon, il simpatico gattone che trova tutto cio’ che serve nella sua tasca gigante ed aiuta il suo amichetto a difendersi dai coetanei cattivi, infondendo in lui il messaggio che ognuno di noi puo’ cambiare il suo destino, tramite la tecnologia e l’intelligenza applicata ai tempi moderni. Di conseguenza, il collegamento tra i due carri, Rino Gaetano e Doraemon, sta nel fatto che, sia i testi del primo che gli episodi del cartone animato del secondo, sono ancora attuali ed inducono ad approcciare la vita con spirito positivo e dinamico. Il “Carnevale Squillacese”, ricco di carri allegorici, coreografie, maschere e vestiti colorati, anche stavolta lascia un segnale tangibile non solo di allegria e di positività ma anche di attaccamento alla propria terra tra tradizione ed innovazione, con la speranza di aprirsi ai tempi moderni senza dimenticare l’importanza del passato e delle radici.