COSENZA. I carabinieri forestali del Reparto Parco Nazionale della Sila hanno eseguito venerdì mattina, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di un Dirigente di Calabria Verde, ente in house della Regione Calabria, e di un libero professionista, accusati di concussione in concorso.
I carabinieri forestali hanno anche eseguito perquisizioni nella sede di Calabria Verde a Catanzaro, alla ricerca di documenti. Le ipotesi di reato si riferiscono ad alcune concessioni boschive rilasciate a una ditta della provincia di Cosenza. Le persone finite ai domiciliari sono una dirigente dell’azienda forestale della Regione Calabria, attualmente commissariata, e un agronomo. Una trentina i militari impiegati nell’operazione. Sono Antonella Caruso, 53 anni, dirigente di “Calabria Verde”, ente in house della Regione Calabria, e Salvatore Procopio, 60 anni, agronomo, le due persone finite ai domiciliari. Secondo l’accusa, sarebbe stata pagata una tangente di 20.000 euro per ottenere il rilascio di un’autorizzazione boschiva. Caruso avrebbe spinto un giovane imprenditore di 35 anni, Antonio Spadafora, a pagare per vincere l’appalto di un lavoro di disboscamento. Il ruolo di Procopio sarebbe stato quello di intermediario.