E’ la Campania, con 34.330 avvocati, ad annoverare il maggior numero di professionisti sul territorio regionale, il 14,2% del computo nazionale; seguono la Lombardia (33.601) e il Lazio (33.371). Secondo l’anticipazione del Rapporto 2018 “Percorsi e scenari della avvocatura italiana” elaborato dal Censis e illustrato nella tavola rotonda di apertura dei lavori di “ASLA Diritto al Futuro”, a Milano, la distribuzione dei professionisti all’interno nel nostro Paese non risulta omogenea: si passa da oltre sette avvocati ogni mille abitanti in Calabria ai 3,4 della Lombardia. Valle d’Aosta regione meno densamente popolata di professionisti con 1,4 avvocati ogni mille abitanti. Seguono il Trentino Alto Adige (1,8 ogni mille abitanti), Friuli Venezia Giulia (2,1) e Piemonte (2,3). 5,9 professionisti ogni mille abitanti per la Campania; 5,7 per il Lazio e 5,4 per la Puglia. E’ invece la Lombardia a far registrare il volume d’affari più alto a livello nazionale per quanto riguarda il reddito medio degli avvocati: 56.309 euro per le avvocate e 168.427 per gli avvocati, una media di 111.030 euro, avvicinata solo dal Trentino Alto Adige (102.236 euro). Staccate, di molto, le altre regioni: 76.975 euro per il Veneto, 73.942 per il Lazio, 72.246 per la Valle d’Aosta. Volume d’affari medio più basso per la Calabria con 22.671. Con 67.382 euro la Lombardia è anche la prima regione in Italia per reddito medio annuo, reddito medio più basso, invece, per la Calabria: 17.587, la regione più densamente popolata di professionisti a livello nazionale. Con 39.028 euro il Trentino Alto Adige è dove le avvocate guadagnano mediamente di più. L’ordine più ricco d’Italia è quello di Milano con 83.901 euro medi annui, dato comunque in flessione rispetto all’anno precedente.