Lasciamo a Conte l’onore e l’onere di proporre i nomi e i ruoli di chi si farà carico di realizzare quello che gli italiani aspettano”, ha spiegato il leader della Lega Matteo Salvini dopo la consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte. Ma bisognerà aspettare almeno la fine delle consultazioni e il ritorno del premier incaricato al Quirinale, forse già stasera, per capire come si scioglierà la tensione tra il Colle e i partiti di maggioranza sul rebus della composizione del governo. Al momento sulla figura di Paolo Savona, indicato al Mef, restano le distanze mentre sul fronte parlamentare Conte è entrato nel vi-vo degli incontri con i partiti, ricevendo un ‘no, grazie’ da LeU, Fdi, Pd e Fi ma mo-strando un atteggiamento rassicurante. La giornata di consultazioni è culminata nel primo incontro ufficiale tra il presidente del consiglio incaricato ed i soci di maggioranza Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Nel pomeriggio, Conte si era scontrato con una opposizione comunque più o meno garbata. No an-che da Giorgia Meloni che però precisa che su temi come il controllo dell’immigrazione, l’aiuto per la natalità, la flat tax “ci saremo”. Non lascia margini in-vece il reggente del Pd Maurizio Martina, schierato “sul fronte alternativo” per un’opposizione “determinata, seria e responsabile”. Lo spread intanto tocca il picco a 195 punti, e l’Ue con il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ribadisce “preoccupazioni tangibili per il debito italiano che è alto”.