Mancano poche ore allo spareggio tra Cosenza e Siena che vale la serie B. I lupi rossoblu’ sono in ritiro a Chieti, sale la febbre in città ed in provincia. Saranno oltre 10.000 i sostenitori del Cosenza presenti stasera all’Adriatico di Pescara. Lo stadio abruzzese si colorerà di rossoblu’ e (in misura minore) di bianconero del Siena. Intanto l’assessore regionale ai Trasporti, Roberto Musmanno, ed il presidente del Cosenza Calcio, Eugenio Guarascio si sono incontrati ed hanno comunemente deciso che per quanto riguarda il treno charter messo a disposizione da Trenitalia su richiesta del presidente Mario Oliverio la gestione è stata data al Cosenza Calcio a cui è stata affidata l’organizzazione e la gestione della trasferta.
Braglia con i dubbi su Camigliano e Palmiero, sostituiti perchè malconci domenica sera col Sud Tirol; ma sono in ripresa. Sono entrambi convocati ed il tecnico proverà a bittarli nella mischia last minute. Dall’altra parte il Siena ha i suoi problemi, alle prese con infortuni e squalifiche. “Ma hanno una rosa attrezzata per vincere un campionato-chiosa Braglia. Loro sono favoriti, sono arrivati secondi, noi siamo arrivati quinti. Sappiamo come giocano, le alternative che hanno e i cambi che hanno, siamo a conoscenza della tecnica individuale e del dinamismo del centrocampo: mi aspetto una partita bellissima ma sofferta che dovremo portare fino in fondo. Abbiamo bisogno del nostro pubblico. Conoscendo Mignani posso dire che sarà difficile. Credo che sarà una gara bloccata ma bellissima, noi sappiamo che loro sono una grande squadra e gli porteremo rispetto». Il Cosenza è vicino all’impresa ma deve ancora compierla. E non deve distrarsi. Lo sa bene Piero Braglia, che ha puntato tutto sui playoff definendoli un altro campionato. “Cercheremo di dare fastidio a tutti negli spareggi”-aveva affermato il grintoso tecnico toscano. C’è riuscito. Un Cosenza che era quasi fuori nel primo turno playoff con la Leonzio, essendo sotto fino a 8′ dal termine. Un Cosenza che ha rischiato contro la Casertana. Ma un Cosenza che dopo il secondo turno ha lasciato solo la polvere agli avversari. Prima il Trapani, poi la Samb. Vittorie esaltanti e meritate in casa e fuori. La sofferenza a Bolzano, l’incapacità di segnare e la beffa dell’ultimo minuto. Ma poi la rimonta al ritorno, la vittoria, l’esplosione di gioia ed il pass per la finalissima. E’ passato poco tempo ma sembra un’eternità da quello o-3 al San Vito contro il Rende, in cui i tifosi hanno contestato la squadra ed insultato la dirigenza. I mille con l’Akragas sono divenuti 20.000 col Sud Tirol. Le vittorie aiutano a vincere ma ora c’è da coronare la missione. Ci vuole fame fino all’ultimo respiro. Quella fame che ha Piero Braglia.
Manuel Soluri RTC Sport News