PESCARA. Mirko Buccini, Gennaro Tutino e Allan Baclet. Sono gli eroi dell’Adriatico di Pescara. Sono le firme di un sogno inseguito e infine realizzato. Sono gli autori dei goals (al 35′, al 48′ e al 78′) che proiettano il Cosenza, dopo 15 anni, in serie B al termine di una cavalcata playoff esaltante. Diecimila cuori rossoblu hanno battuto sugli spalti di Pescara (nella foto la curva rossoblu), altre decine di migliaia hanno sofferto in diretta TV da Cosenza e provincia e dalla Calabria. Un grande traguardo raggiunto dopo una stagione altalenante, ma con Braglia arrivato in panchina l’obiettivo è stato subito chiaro: raggiungere i playoff nella miglior posizione possibile e poi giocarsi questo “altro campionato” con la grinta e la determinazione giusta. C’è molto di Braglia in questa straordinaria vittoria, c’è molto del suo sarcasmo toscano, molto della sua grinta, molto del suo realismo. Ora la serie B è una splendida realtà. La festa è cominciata, a Pescara, a Cosenza e dovunque batte un cuore rossoblu. Durerà a lungo, perché lunga è stata la sofferenza di una piazza che con i suoi ventimila al San Vito contro il Sudtirol e i suoi diecimila all’Adriatico ha dimostrato di avere diritto a palcoscenici diversi dalla serie C.