CATANZARO. “Gli interessi della Calabria sono stati sfregiati in modo inusitato e ingiustificato”. Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a margine di un incontro sull’edilizia sportiva, con riferimento alle polemiche sul taglio della scuola di specializzazione in cardiochirurgia dell’Università di Catanzaro. “La questione – ha aggiunto Oliverio – la si può girare come si vuole, ma c’è un dato di fatto: la Regione sta investendo con proprie risorse in direzione delle specializzazioni, in particolare per la cardiochirurgia in accordo con l’Università di Catanzaro abbiamo definito un programma che purtroppo, ahinoi, ha avuto in questa fase una strozzatura da parte del governo nazionale. Il Miur – ha rilevato il presidente della Regione – ha sempre prestato ascolto a questo nostro sforzo accogliendo la richiesta di allargare le specialità negli anni precedenti, oggi invece attua una stroncatura assolutamente inconcepibile e incomprensibile. Ho visto che un parlamentare, probabilmente perché ai primi passi e quindi non abituato ad approfondire ma a parlare in libera uscita senza riflettere, ha parlato di colpa di Oliverio o del Rettore, ma né Oliverio né il Rettore c’entrano in questa vicenda. Qui – ha affermato – ci sono decisioni che ha assunto il Miur, che, fino a prova contraria, ha un ministro espressione di un governo e di una maggioranza, quella eletta il 4 marzo”. Oliverio ha poi osservato: “Mi permetto di fare un richiamo a una impostazione meno propagandistica e meno elettoralistica, perché le elezioni si sono tenute il 4 marzo, ed è il caso di evitare di dire parole in libera uscita. Mi appello a tutti i parlamentari calabresi affinché facciano prevalere gli interessi della Calabria a quelli di bottega o di appartenenza, e in questo caso – ha concluso il presidente della Regione – è evidente che gli interessi della Calabria sono stati sfregiati in modo inusitato e ingiustificato”. Dal canto suo il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed al Ministro della Salute sulla mancata assegnazione da parte del Miur di posti per la Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia di Catanzaro. “Nonostante il regolare accreditamento – afferma Wanda Ferro nell’interrogazione – il Miur avrebbe deciso, in condivisione con il Ministero delle Salute, di non prevedere posti statali per la scuola di specializzazione in Cardiochirurgia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, inficiando così il finanziamento regionale destinato ad un posto aggiuntivo riservato a laureati residenti in Calabria. Tale decisione appare ancora più incomprensibile se si considera che sempre lo stesso ministero, con proprio provvedimento n. 0020461 del 9 luglio 2018, ha accreditato le diverse scuole di specializzazione tra cui quella di cardiochirurgia dell’Umg di Catanzaro. Una scelta che rischia di sottrarre la possibilità per tanti giovani medici di specializzarsi nella loro università. È paradossale che, a fronte delle tre cardiochirurgie presenti in Calabria, si sarà costretti a reclutare fuori regione gli specialisti necessari al loro funzionamento. Ad oggi non è chiaro quali siano state le valutazioni e le motivazioni che hanno indotto il Miur a non assegnare, per quest’anno, alcun posto statale ad una Scuola accreditata in modo congiunto sia dallo stesso Miur che dal Ministero della Salute e quali siano le reali motivazioni che hanno portato alla mancata previsione di posti statali per la Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia di Catanzaro”. La deputata di Fratelli d’Italia chiede “quali urgenti provvedimenti i Ministri, per quanto di competenza, ritengano opportuno adottare per scongiurare il rischio di penalizzare fortemente una realtà formativa di elevato livello qualitativo, privando tanti giovani medici della possibilità di proseguire il proprio percorso formativo e lavorativo a sud di Napoli”.