CATANZARO. “Portare progressivamente i livelli di istruzione, formazione e competenza dei giovani calabresi pari a quelli medi europei”. E’ questo l’obiettivo che la Regione si pone con il Piano per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2018-2019, approvato dalla Giunta in una delle sue ultime sedute. Il Piano per il diritto allo studio, in particolare, punta a “migliorare la qualità e l’efficacia del sistema dell’istruzione regionale; contribuire alle spese a carico dei Comuni e delle scuole per il miglioramento dei servizi collettivi per l’accesso all’istruzione e alle strutture scolastiche; favorire la qualità della didattica in favore degli alunni con disabilità, garantendo loro l’assolvimento dell’obbligo scolastico e ogni forma di facilitazione per il completamento degli studi superiori; favorire il sostegno di progetti di particolare significato e rilevanza per il loro valore educativo, sociale e culturale”. Nella programmazione del Piano 2018, prosegue la Giunta, “la Regione si propone, pertanto, di realizzare una serie diversificata di interventi che agiranno sul versante del sostegno agli studenti con fragilità e potenzialmente soggetti a rischio di abbandono, dell’orientamento, dell’ampliamento e qualificazione delle opportunità formative. In particolare, si ritiene di dovere assicurare continuità alle azioni di eccellenza realizzate nel corso di questi ultimi anni con gli studenti, comprendendo sia le azioni preventive che le misure di recupero dei drop-out, sostenendo gli allievi nelle delicate fasi di transizione e migliorando il sistema formativo”. L’idea alla base del Piano, prosegue il provvedimento dell’esecutivo, “e quella di porre le fondamenta per l’avvio di un processo virtuoso, volto a migliorare lo svolgimento del percorso formativo dei giovani e giovanissimi calabresi, con la certezza che l’ambiente educativo in cui il ragazzo cresce determinerà anche l’adulto di domani. In particolare si intende intervenire, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili, con azioni a favore dell’inclusione dei soggetti più svantaggiati e a rischio di esclusione sociale: diversamente abili, giovani che crescono in contesti difficili, ragazzi a rischio dispersione scolastica”. Per quanto riguarda la dotazione finanziaria del Piano per il diritto allo Studio 2018/19, la Regione prevede, per i servizi scolastici comunali, 4,410 milioni a titolo di “spese per interventi relativi al diritto allo studio per la scuola infanzia, scuola dell’obbligo e secondaria superiore” (contributi alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ai Comuni e alle scuole per i servizi collettivi e per l’integrazione alunni disabili): la suddivisione delle risorse a livello provinciale è attuata con il criterio della percentuale della popolazione scolastica e – secondo quanto emerge dalle tabelle contenute nella delibera di Giunta – assegna 796mila euro a Catanzaro, 1,563 milioni a Cosenza, 435mila euro a Crotone, 378mila euro a Vibo Valentia e 1,26 milioni alla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Per gli interventi diretti di qualificazione dell’offerta formativa, inoltre, sono stanziati 10mila euro a titolo di “Spese per interventi relativi al diritto allo studio per la scuola infanzia, scuola dell’obbligo e secondaria superiore”, trasferimenti correnti ad istituzioni sociali private, e 280mila euro a titolo di “spese per interventi relativi al diritto allo studio per la scuola infanzia, scuola dell’obbligo e secondaria superiore”, trasferimenti correnti ad amministrazioni centrali.