REGGIO CALABRIA. “Anche Reggio Calabria ha sentito il dovere di aderire all’iniziativa promossa dall’Anci. È un punto cardine di questa Amministrazione la trasparenza dell’agire amministrativo, e ciò assume ancora più risalto in considerazione dell’eredità dello scioglimento del Comune per contiguità mafiose, datato 2012”. Così Giovanni Muraca assessore alla legalità del comune di Reggio, motiva l’adesione all’iniziativa “100 Comuni contro le mafie” a promossa dall’Anci (Associazione dei Comuni italiani)e finalizzata ad avviare un percorso di promozione della legalità e della sicurezza, a fronte dell’espansione della criminalità organizzata n nel Mezzogiorno e sul territorio nazionale. “Combattere le mafie – dice Muraca – comporta una lunga, lenta ma costante, rivoluzione culturale che coinvolga e stimoli le coscienze dei cittadini, che solleciti anche la realizzazione di percorsi educativi. Questa iniziativa Anci, assume certamente un valore simbolico elevatissimo, che contribuisce a riprendere un dibattito – aggiunge – quello sulla lotta alle mafie, che non può rimanere troppo a lungo inattivo. Proprio in seno a “100 Comuni contro le mafie”, è prevista la possibilità per i Comuni di installare, a costo zero e in determinati luoghi simbolici, dei cartelli recanti gli avvisi “Comune vietato alla ‘ndrangheta” e “qui le cosche mafiose non sono benvenute”. Quello dei cartelli – precisa – non può certamente rappresentare l’unico strumento per combattere le mafie. Ma essi rappresentano, per l’appunto, un “simbolo”, uno stimolo al dibattito e allo smuovere le coscienze”.