E’ stato un vero e proprio successo la prima dello spettacolo “I casi sono due” messo in scena dal Teatro Popolare Girifalcese sabato scorso a Girifalco. L’opera comica in tre atti di Armando Curcio, ha letteralmente entusiasmato il pubblico che ha gremito in ogni ordine di posti il teatro, grazie alla grande intensità interpretativa e comica da parte di tutti gli attori saggiamente guidati da Antonio Marinaro che ha curato la regia della commedia, una regia attenta e meticolosa che ha dovuto prendere in considerazione tutte le sfumature del testo per farle diventare un unicum narrativo in grado di tenere sulla corda lo spettatore, che si trova catapultato in una serie infinita di accadimenti tutti da ridere.
La vicenda è ambientata a Napoli, nella casa del barone Ottavio (Antonio Domenico Cristofaro) e di sua moglie Aspasia (Marilena Moreira). I due anziani coniugi, sentono la mancanza di un figlio e il barone, spinto da questo sentimento, incarica un investigatore (Domenico Iapello) di ritrovare un figlio illegittimo, nato da una passione prematrimoniale per una cantante. La sorpresa, o meglio le sorprese di Ottavio sono grandi quando gli viene comunicato, in un primo momento che il figlio tanto cercato e per anni ignorato è in realtà Gaetano Esposito (Antonio Marinaro), cuoco al servizio dei baroni che ne combina di tutti i colori, intento come è a imbrogliare nel gioco a carte il povero cameriere Giuseppe (Giuseppe Stranieri), a cercare di intrattenere una relazione con la cameriera Maria (Chiara Cristofaro) ed in continua diatriba con il maggiordomo della casa, Federico (Antonio Negro), che fa di tutto per smascherarlo e farlo licenziare.
Acquisito il nuovo status di nobile, non perderà occasione di sfoggiare i suoi modi discutibili anche con la servitù tra cui anche il giardiniere (Giovanni Quaresima). Ma l’equivoco che è il protagonista assoluto della farsa dalle sfumature sottili vuole che in un secondo momento l’erede sia un devoto figliolo (Filippo Giovanni de Stefani). Una persona per bene ed impiegato presso una ditta del luogo, ma a dire il vero un po’ tonto e con una salute davvero precaria. Alla fine però, e dopo un consulto da parte del barone con i genitori adottivi del cuoco (Katia Loiarro e Rocco Stranieri) il vero figlio sarà Gaetano che contrariamente a quanto si può immaginare, deciderà per un finale in linea con il personaggio. In questo mare magnum di situazioni tragicomiche l’attenta regia di Marinaro ha fatto si che tutto scorresse con un’ottima tenuta del ritmo nelle battute, trasmettendo in pieno il senso della tradizione comica napoletana. Ogni personaggio è dipinto nella sua personalità con estrema naturalità grazie alla padronanza dei registri, del fraseggio e dell’azione, che è risultata vera e autentica. Buona la prima, dunque, in attesa delle prossime rappresentazioni in giro per la Calabria, una prima che ha potuto vedere la luce grazie alla collaborazione del Comune di Girifalco, dell’Istituto Comprensivo Girifalco – Cortale, della Pro Loco di Girifalco e dalla Prociv di Girifalco. Da non dimenticare, infine, l’infaticabile lavoro della direzione di scena affidato ad Angelina Destefali, Teresa Sgro e Anna Signorelli, nonché il costumista, il maestro Orlando Cimino.