CATANZARO. “La Regione ha corretto con un consistente ritardo la procedura per la realizzazione degli interventi di ammodernamento dell’impianto di valorizzazione rifiuti di Alli: dal 20 settembre ha impiegato quasi un mese per una semplice correzione formale da inviare al Consiglio superiore dei lavori pubblici. È un atteggiamento ostruzionistico che non fa altro che intralciare il percorso di autonomia dell’Ambito territoriale per la raccolta dei rifiuti di Catanzaro. È l’esatto contrario di quanto hanno sempre affermato il Governatore e la stessa Regione”. Lo sostengono, in una nota, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e l’assessore all’Ambiente, Domenico Cavallaro. “La Regione – aggiungono – sta perseverando in maniera ostinata in un lungo e devastante processo di penalizzazione di un territorio, quello catanzarese, che sul versante della raccolta differenziata dei rifiuti ha avviato un circuito assolutamente virtuoso che, purtroppo, si sta scontrando con l’inefficienza dell’ente regionale. Avevamo visto lungo quando avevamo denunciato il grave errore fatto dalla Regione in questo importantissimo procedimento relativo all’impianto di Alli. Era il 20 settembre quando il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche aveva restituito il documento al dipartimento Ambiente della Regione segnalando lo sbaglio. Pensavamo, però, che per una semplice correzione non dovesse passare così tanto tempo: la Regione, invece, ha inviato il procedimento corretto soltanto martedì 16 ottobre. C’è forse l’intento, nemmeno troppo nascosto, di mettere i bastoni tra le ruote all’Ambito territoriale di Catanzaro? Pensiamo di no”. “Con l’esecuzione dei lavori – dicono ancora Abramo e Cavallaro – l’Ambito avrebbe all’interno del proprio territorio una struttura moderna e ancora più efficiente, supporto fondamentale nell’ottica del passaggio delle competenze sui rifiuti che, dalla Regione, andrà in capo agli ambiti territoriali a partire dal 2019. Va ricordato che l’aggiudicatario della gara d’appalto si dovrebbe far carico, senza costi aggiuntivi, dello smaltimento degli scarti di lavorazione. Evitando, cioè, che i Comuni dell’Ambito si rifacciano sui cittadini, aumentando la Tari, perché costretti a inviare gli scarti di lavorazione fuori dalla Calabria. È evidente che i lavori all’impianto di Alli consentirebbero all’Ambito di gestire in autonomia il proprio ciclo dei rifiuti, evitando quindi di mandare fuori regione, con contestuale aggravio di costi, gli scarti di lavorazione. In questo modo, oltretutto, l’Ambito di Catanzaro aiuterebbe anche la stessa Regione. Vale la pena ricordare, ancora una volta, che l’unico impianto regionale al momento adatto ad accogliere gli scarti di lavorazione, quello privato di Crotone, ha già dimezzato la sua capacità di ricezione”. “È quindi essenziale – hanno concluso il Sindaco e l’assessore all’Ambiente – che la Regione agevoli e velocizzi il più possibile il percorso di aggiudicazione di un appalto per lavori dall’importanza strategica per tutta la Calabria e non solo per l’Ambito territoriale di Catanzaro”.