Sette persone sono state arrestate dalla polizia nella Piana di Gioia Tauro con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito di un’indagine che ha portato anche alla scoperta di un’attività di addestramento di cani che venivano utilizzati per la partecipazione a combattimenti. L’indagine, condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Taurianova con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, ha portato anche al sequestro di sette cani di razza terrier che venivano utilizzati per i combattimenti. É stato sequestrato inoltre un consistente quantitativo di anabolizzanti che servivano per rafforzare la massa muscolare dei cani e renderli, dunque, più forti per i combattimenti, oltre a sostanze che venivano somministrate agli animali per aumentarne l’aggressività. I cani utilizzati per i combattimenti venivano ospitati in locali che sono stati posti sotto sequestro. Secondo quanto é emerso dall’indagine, avviata nel 2015, l’attività di spaccio di droga che viene contestata agli arrestati, in particolare cocaina e canapa indiana, si svolgeva in alcuni centri della Piana di Gioia Tauro. Per due delle sette persone coinvolte nell’operazione, Bruno Corica, di 55 anni, di Taurianova, e Nino Vittorio Tripodi, di 54, di Palmi, il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, mentre le altre cinque hanno avuto gli arresti domiciliari. La notizia è stata commentata con un tweet dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Nelle prime ore del mattino – scrive – la polizia di stato in provincia di Reggio Calabria ha eseguito 7 arresti per associazione a delinquere, spaccio di sostanze stupefacenti e organizzazione di combattimenti clandestini tra cani. Che vigliacchi, le bestie siete voi!”.
Oltre a Corica e Tripodi, le altre persone arrestate nell’operazione sono Benito Corica, di 28 anni, di Oppido Mamertina; Salvatore Bambino (34), ed Antonio Carbone (26), entrambi di Taurianova; Carmine Laurendi (38), di Scilla, e Maria Gioffré (43), di Palmi. Le indagini della Polizia che hanno portato agli arresti sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, e dal sostituto procuratore Enrico Barbieri. Per l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare è stato impiegato personale, oltre che della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Taurianova, dei Commissariati di Gioia Tauro, Palmi, Villa San Giovanni, Cittanova e Polistena e del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, con l’ausilio di unità cinofile e di personale della Polizia scientifica del Posto di fotosegnalamento di Gioia Tauro.